82 LUIGI FERDINANDO MARSILI quelle del mare sono di sostanza più aspra e pietrosa. Con diligenza e fatica de’ pescatori, per mezzo di reti e d’altre maniere procurai far estrar le medesime giacché sono a diversi gradi di profondità radicate sott’acqua, non comparendone sopra che in certi siti alle rive, dove le acque per ragione di certe sinuosità fatte dalle sponde, divengono a guisa di piccole paludi, producendo ancora piante comuni a queste, cioè a dire la sagittaria, la persicaria, la piantaggine acquatica, moltissime canne 1 ne siti piani alle sponde del lago notati appunto nella mappa di lui. Di queste non fui sollecito, come di quelle dentro del vivo del lago, le quali più esattamente osservai per rintracciare o la diversità o la corrispondenza con quelle dentro del mare, atteso l’eccessivo freddo descritto nel tempo appunto proprio per la vegetazione delle piante nel lago. Di fatto per tutto il lago la vegetazione delle piante, che da basso dirò non passa la profondità di 18 passi, a riserva di una certa specie di spongia detta da pescatori panata 2 che cresce fino a 45, 50 e 55 massima parte basati sull’opera : « Le Piante Fanerogame dell’Agro Veronese » (1896-1900) - Censimento del Dott. A. Goiran - Estratto della Monografia Statistico Economica su Verona del Sen. C.te Sormani Moretti. 1 Rispettivamente : Sagittaria sagittaejolic, L. (Goir. I p. 102). Polygonum Persicaria L. (Goir. I pag. 235) sebbene sarà probabilmente piuttosto Polyg. lapathifolium o P. Hydropiper L. erbe di sponda assai più frequenti. Alterna Plantago L. - Per quest’ultima il nome del Marsilii corrisponde meglio al volgare « Piantazeno d’acqua » che non al nome italiano « Mestola, Mestolacoia » (Goir. I p. 101). Meno agevole stabilire se queste « canne » siano da attribuirsi tutte a Phragm-ites communis Trin. pure essendo la relativa formazione estesissima specialmente sulla sponda meridionale assai poco declive perchè può intendersi per « Canna » anche il giunco di stuoje « Juncolo » Scirpus lacustris L. già noto al Segujer, delle sponde del Garda con la relativa formazione esterna alla precedente della Phragmites e chiamata appunto Scirpetum ; (Goir. I pag. 79). 2 Non è agevole indicare con un nome specifico questa « spongia » espressivamente chiamata « panata » dai pescatori anche al tempo del Nostro. Certo si è che tale denominazione di « Spongia » può aver avuto ragione dalle forme di molti spongiari d’acqua dolce soliti a trovarsi sulle canne litorali del Benaco fino ad oltre la zona di vegetazione e che di