IL LAGO DI GARDA 75 per prima origine il vento di Suver o di Greco, si mostra che i moti superiori anno sempre alla loro sinistra le linee de moti inferiori che pigliano il loro principio dove quelli finiscono ch’ò alle sponde quasi opposte al sito di dove comincia il moto superiore e questa regola è inalterabile per causa della pendenza del fondo del lago verso il monte Baldo, come ho dimostrato ne profili. In questi siti opposti all’origine causata dal vento non si osserva mai un augmento d’acqua maggiore di un piede, come nella parte superiore un uguale diminuzione, perchè col suo retrogrado moto di sotto distinto con le treccie si discarica ed impedisce quell’augmento di acqua, che qui si farebbe con un’uguale diminuzione alla parte opposta da dove comincia il moto superiore.1 Per ultimo è osservabile che il moto o corrente di sotto non va con uguale velocità del superiore, essendo assai più debole giacché il corpo di acqua della corrente causata dal vento per l’ordinario non è più alto di due passi, quando l’altro della contro-corrente di sotto giunge alla profondità di 20 passi, e per ciò anche dovrà essere di forza reciproca all’altezza, cioè l’alta due all’alta 20 sarà una velocità come 20 a 2. Per mancanza de’ comodi non potei esperimentare per prenderne una prossima differenza che potrà essere fra loro, ma però con le reti, come dirò parlando delle pesche, si conosce a bastanza. 2 Dalle narrate mie osservazioni ed uniformi esposizioni de’ pescatori intorno de descritti moti nel lago, tento di formare, però sempre col forse, le susseguenti deduzioni. Il naturale e costante moto ch’è sempre nel lago, oltre all’attrazione del sole è quello dello scarico dell’acque confluenti in esso per quei descritti fiumi e ruscelli, e sorgente laterale al 1 Qui pone come prima causa di questi moti i venti, e nota che i moti superficiali hanno alla lor sinistra i moti subacquei. Ripete da ultimo la sua persuasione della declinazione del fondo del lago da ovest ad est. 2 O’è rapporto inverso tra velocità e profondità : la superficiale ha la profondità di quasi 4 m., la subacquea di circa 40 m., quindi si ha vs (velocità della corrente superficiale): 4 = 40: vp (velocità della corrente profonda). Si veda intorno a questa affermazione ciò che dice il Malfer nell’op. cit., a pag. 69.