IL LAGO DI GARDA 61 giore grado, in cui conservasi alla profondità di centosettanta, come più distintamente nella medesima tavola.1 Che lo scorciamento di cinque linee alla profondità di 15 passi sia quel grado ultimo di freddo che può permettere la vegetazione alle piante dentro del lago, giacché i pescatori stessi assicurano che fra i 15 e 17 passi sia la maggiore profondità a cui possono vegetare, alla riserva di quella sponda sotto acqua detta Sraron e la Meson nel sito ove comincia il canale che va all’emissario, dove sino a trenta passi trovano l’erbe. 2 Da queste osservazioni deducesi ancora che il freddo sia maggiore nel lago che nel mare, donde io sino a 130 passi alla riva degli abissi ho tirato coralli e pseudocoralli ed altre piante molli, ma più aspre di quelle si estraevano a minore profondità, come diffusamente sta espresso nel saggio fisico della storia naturale del mare. 3 CAPITOLO QUARTO De’ venti che soffiano in questo lago. iSono forzato interrompere l’ordinata continuazione del soggetto dell’acqua del mare coll’interposizione del racconto de venti che sopra di esso soffiano, a fine di potere poi essere meglio inteso nella dimostrazione de moti diversi di questa, 1 Non ha potuto far esperienze col termometro, perchè lo strumento non funzionava più ad una certa profondità ; però con sugheri ha potuto constatare che a 120 passi (133 m.) si raggiungeva il più intenso freddo e che questo rimaneva costante fino a 170 passi (220 m.). 2 La vegetazione non scende al di sotto dei 15-17 passi (29-33 m.) : lo attestano i pescatori ; solo queste cifre sono superate in quella parte del lago che è ai due lati dello sfocio del Mincio, indicata con nomi che le carte moderne non offrono. 3 Altra constatazione è questa che più mite è la temperatura del mare di quella del Garda, tanto che a 130 passi (152 m.) si trova la vegetazione. Vedi più innanzi nelle note della parte seconda alcuni accenni agli studi sull’animalità del Corallo e delle sue origini. Del resto le Flo-ridee specialmente si spingono anche nel nostro Mediterraneo ben oltre i 150 m. e deve averlo visto anche il Marsili forse parlando di piante molli.