SCRITTORI JUGOSLAVI 99 dal cervello leggero, che amò pazzamente un piccolo giardino di rose e che disperatamente s’aggrappò a donne e ad uomini, come lei, creature caduche di polvere e cenere; chiede all’anima se ricorderà il pensiero, errante sulle strade dei sogni, anelante all’infinito e che di rado s’immerse nell'eterna luce dello spirito. E prosegue: Giù sento il dolore dell’ora che ci divideremo, perche a te non potrà dispiacere di consegnare alla terra da cui l’hai presa la sua polvere e la sua cenere e che ora) da le animata, è una giovine donna dai capelli d’oro, dalle umide pupille, dal corpo slanciato, intorno alle cui membra molle s’avvolge l'armonia e le cui movenze sanno essere e Ritmo e Poesia. Ricordami nel tuo splendido viaggio nei secoli,