SCRITTORI JUGOSLAVI 37 notrofìo con l’ammissione del piccolo Simeone, si propaga .la notizia che il bambino è scomparso. Alla nutrice aveva detto che sarebbe scappato e da quattro giorni non s’era fatto vedere. Il NuSió promise al lettore, che avrebbe rintracciato il monello e proseguito il romanzo. Ma il monello è scomparso per sempre, come è scomparso più tardi anche l’umore del NuSió. All’allegro scrittore di un giorno, la guerra mondiale ispirò il libro: «Il millenovecentoquindici - La tragedia di un popolo ». Lo scrittore sparse le lagrime più commoventi sul destino della propria nazione e sulla tomba dell’unico figlio, caduto eroicamente. II Nuàic pubblicò anche novelle, farse e descrizioni di viaggi sul Campo di Cossovo, da Cossovo al mare e sul Lago di Ocrida. Ma la sua fama è legata alle commedie: «Protezione >, « Il deputato nazionale >, « La prima causa», «L’uomo comune», «Schopenhauer», «Il viaggio intorno al mondo » ed altre. Nelle cose serie e nei 'lavori storici il NuSié è troppo generico e superficiale. Soltanto la vita reale con i suoi comici aspetti e gli uomini vivi con il loro lato ridicolo, possono ispirare il NuSié, che sa scegliere con abilità tipi e situazioni, producendo ottimi eiTetti scenici e collegando l’azione per mezzo di dialoghi vivaci e naturalissimi. Nelle commedie posteriori il Nu§ié fu meno battagliero e si accontentò di ridere senza pestare i calli al prossimo.