6 UMBERTO URBANAZ-URBaNI Inoltre, di passaggio, TUrbani accenna anche ad altri buoni scrittori che dimostra di conoscere egualmente bene, pur non dedicando loro un esame speciale. La conoscenza che ha il signor Urbanaz-Urbani della nostra letteratura e delle nostre condizioni letterarie, è spesso ottima. Gli stessi jugoslavi possono apprendere non poco dal suo libro. Perciò dobbiamo essere lieti ch'egli abbia raccolti in volume i suoi articoli e studi, che, sparsi qua e là, non potevano avere quell'importanza che assumono nella raccolta. Il signor Urbani ha avuio la bontà di dire che un giorno, alla moda dei romanzi russi, seguirà la moda dei romanzi jugoslavi, che per lui presentano pregi anche lùaggiori. Non so se ciò sia giusto. Ma quattro anni fa, quando compilai, in lingua inglese, un’anto>logia di novelle jugoslave, pubblicate da una grande Casa Editrice Americana, so che la critica d’OltrenVare riconobbe il valore straordinario di quelle novelle e, da certi lati, le antepose alle novelle russe. La critica americana rilevò fra altro: ,Jn queste novelle jugoslave c’è la melanconia slava, ma è da notarsi ch'essa è più vicina alla dignità e al sentimento universcUe della tragedia greca, che non a quella sua espressione più familiare e nervosa, che si riscontra nelle opere russe". Vorrei che il libro dell’Urbani producesse in Italia un’impressione simile a quella, prodotta daNa mia antologia in America. Lo vorrei, non solo per l’impellente necessità di un sempre piti stretto avvicinamento culturale fra la nazione jugoslava e la nazione