— 12 — sotto gli Estensi, i Veneti, i Francesi e gli Austriaci fino alla liberazione del Lombardo-Veneto ed all’ingresso di Vittorio Emanuele II nella città redenta. Formano oggetto del secondo capitolo: le indagini sui primi insegnanti (precettori); le notizie su la scuola pubblica, a partire dal secolo XIV fino ai giorni nostri; sul Seminario Vescovile, fondato nel 1594 e Sull’Accademia dei Concordi, sorta nel 1580, che è stata sempre il centro della cultura del Polesine. Il terzo capitolo ha speciale trattazione sulla Pinacoteca Concordiana, creata nella seconda metà dell’ ’800. per merito precipuo del conte Nicolò Casilini, del conte Pietro Silvestri e di Albano Gob-betti, i quali donarono all’Accademia le loro quadrerie. Tale capitolo descrive inoltre sommariamente le opere più importanti, dovute ai pittori : Allegri, Barbieri. Bonaccorsi (Perin del Vaga), Canal, Carpaccio, Carriera Rosalba. Cima da Collegllano. Giorgione, Lotto, Luteri (Dosso Dossi). Mantegna, Palma il Vecchio, Paris Bordone. Piazzetta. Reni, Rosa Salvatore, Sustermans. Tiepolo e Tisi Benvenuto, gloria polesana. Si accenna poi alla biblioteca dei Concordi, ricca di centoventimila fra volumi, opuscoli e manoscritti preziosi, biblioteca in cui la storia del Polesine trova le sue pagine migliori. Nel quarto capitolo è tracciata la storia del Castello. delle principali Chiese, dei palazzi, con l’indicazione delle opere d’arte che vi sono raccolte. Ivi si rammentano: il Duomo (architetto Girolamo