— 109 — Finalmente, nel quarto altare, la tela avente per soggetto S. Carlo Borromeo in contemplazione del Crocifisso, è dovuta ad Alfonso Aldiverti da Rovigo (sec. XVII). Per disposizione testamentaria del marchese Ohizzo II d’Este (1292) veniva costruita, a cura dei frati Minori di S. Francesco, la chiesa oggi intitolata ai Santi Francesco e Giustina, ed eretta in parrocchia dopo la demolizione di quella di Santa Giustina (1808). I lavori di costruzione del sacro edificio, incominciati sul 1300, ebbero compimento nel 1430 con l’aggiunta della crociera e del coro. Resa cadente per vetustà, la chiesa fu rifatta nell’ ’800 *), mentre la facciata subi restauri radicali nel 1903. La fabbrica del campanile risale al secolo XV. L’interno del tempio, grandioso, ha forma di croce latina; consta di una navata e comprende dieci ricche cappelle, oltre Fallar maggiore. Nel primo altare, a destra di chi entra, la tavola esprimente II Battesimo ili Gesù, è opera commendevole della scuola di Benvenuto Tisi da Garofalo. Nel secondo altare la pala con La Vergine assisa in trono col Bambino e da essa adorato a mani giunte, e nel piano S. Andrea apostolo è S. Pietro, è dovuta a Domenico Panetti da Ferrara (sec. XVI), maestro del nostro Tisi Benvenuto. La statua di marmo di S. Lorenzo martire, nel *) La prima pietra di riedificazione fu poeta nel 13 maggio 1826.