— 36 — nuper neformata», figurano editi dalla stamperia Pinelliana, di Venezia, nel 1648. Precede una lettera dei Regolatori delle tre città sorelle: Giovanni Durazzo e Sertorio Casilini di Rovigo, Lorenzo Malmignati e Lorenzo Petrobelli di Lendinara, Giovanni Tartaglia e Domenico Saltarino di Badia, i quali lodano nel doge Francesco Frizzo la clemente Repubblica, perchè quicumque pupilli sub levi, moderatoque imperio vestro, tatn/jiuun in liberiate felicitar degunt, suis le gibus uti, suisque institutis vivere permittantur. Gli Statuti, divisi in sette parti, trattano: 1" Del governo delle Comunità e luoghi loro spettanti. 2° Dell’ ordine e decisione delle cause civili. 3° Dei delitti. 4° Degli adulteri e stupri. 5° Dei danni dati. 6° Intorno all’ Ufficio degli argini, vie e acquedotti. 7° Delle norme del notariato *). Già nel secolo XIII Rovigo aveva il suo Collegio de’ Notari, e la matricola dei medesimi comincia sul principio del ’300; il Collegio dei dottori fu istituito dopo la metà del secolo XVI. Fino dal secolo dodicesimo si trova riscontro di una insigne Commenda dell’Ordine dei Cavalieri di Malta 2). *) Si consultino anche: Terminazioni e ordini .stabiliti tu'gli anni 1674. 1699 e 1722 per la città di Rm-igo, comunità di Lendinara. Abbadia e loro territori..., ristampati in Rovigo, Miazzi, 1722. *) Nulla più esiste di quel S. Giovanni, che fu Ospedale fondato da Alberto d’Este (1184l, poi Commenda dei Cavalieri di Malta, che la tennero fino al 1810, epoca in cui Napoleone incamerò i beni dei conventi «oppressi. Gli avanzi della chiesa e del fabbricato furono demoliti nel 1860.