— 132 — Pertanto, avuto riguardo alle difficoltà da superare, al difetto d’eccitamento e della tranquillità necessaria agli studi, parmi si debba ai risultamenti dello spirito umano in Polesine attribuire importanza proporzionalmente maggiore che altrove ». A sua volta, osserva il Cessi *) : « Altre ragioni possiamo aggiungere a quelle poste in rilievo dal Bocchi. Preda continuamente disputata dai marchesi d'Este, dai Signori di Padova, dalla Repubblica Veneta, il Polesine fu travagliato da guerre sanguinose e micidiali : guerre che minacciavano ad un tempo la libertà politica e l’esistenza materiale del nostro Comune, perchè bene spesso erano sfogo all’ira di parte, e reputavansi arte di guerra le rotte dell’Adige e del Po, a bella posta procurate per danneggiare gli avversari. Anche la vicinanza de’ due illustri Studi di Padova e di Ferrara contribuì non poco a rendere più oscura Rovigo, giacché quelli Studi attiravano a sè la parte eletta della nostra cittadinanza, che ivi trovava maggiori mezzi per progredire negli studi; e frattanto le città finitime si ornavano de’ nomi d’ illustri personaggi, che, dimentichi o sdegnosi della patria loro, si professavano figli della città ospitale ». Solo a partire dal secolo XIV, la storia registra nomi di cittadini riguardevoli. In quest’epoca la cultura raggiunge uno sviluppo discreto, perchè troviamo cittadini di Rovigo dediti all’ insegna-ntento delle lettere, all’esercizio delle professioni *) Cessi Camillo, Op. rii., pag. 6.