— 126 — stallo scolpito in marmo rosso ili Verona, con due sirene ai lati dello stemma del doge Pasquale Cicogna, lavoro fatto nel 1588 dallo scultore Giulio Mauro, di Verona. Codesto piedistallo trovavasi in Piazza al tempo della Repubblica e serviva di sostegno all’asta, su cui veniva issato lo stendardo. NelPultima disastrosa rotta dell’Adige del mese di settembre dell’anno 1882, trovarono asilo nel tempio della Rotonda numerosi coloni rimasti privi ili tetto. Presso la porta di mezzo è murata una lapide con l’epigrafe: «Turbe squallide di contadini — Fuggenti Tonde dell’Adige disalveato — Qui — Nel tempio augusto della città — Trovarono asilo e soccorsi — Dal settend)re 1882 — Al luglio 1883 ». Altre iscrizioni stanno a ricordare le famiglie patrizie, ora estinte, dei Durazzo, dei Grotto, dei Manfredini, dei Medili, dei Milanovich, dei Patella e dei Torelli. Nella citata sua monografia su la chiesa di N. S. del Soccorso, scrive a ino’ di conclusione il Cardellini : « I molti cimeli del peristilio, i quadri svariatissimi dell’interno, sono altrettante pagine di storia cittadina che l’artista ha fissato nelle sue telo ed il marmo ha accolto nelle scolpite iscrizioni. La memoria degli uomini più illustri di Rovigo, dei suoi personaggi politici e delle vicende a questi nomi legate, vive pertanto imperitura nel bel tempio, divenuto così custode di quanto Rovigo ha di più sacro e caro: la sua fede, la sua storia, la sua arte ».