— 155 — sanitarie e legali. Leggesi nella citata Memoria del Bocchi: «Sappiamo dall’Alidosio che vennero da Rovigo a leggere medicina nell’Università di Bologna nel 1298 Pace Bonmarcà; nel 1365 Gerardo di messer Domenico; un Cristoforo nel 1399, astrologia. Il Facciolati nota un Giuliano da Rovigo professore di medicina a Padova, sotto i Carraresi; Alidosio, che Bologna mandò nel 1416 Nanni Gozzadini a Padova per invitare Guglielmo da Rovigoi, ivi professore, ad una delle sue cattedre. La lunga serie degli uomini di giurisprudenza e politica comincia coi collaboratori degli Statuti, tutti rodigini; tanto i così detti riformatori del 1285 quanto i compilatori delle giunte e i così detti correttori del 1292, nonché i riformatori del 1428». Il gusto delle belle arti si manifesta nel seco* 10 XVI. La città vanta un numero discreto di artisti, e le quadrerie ricchissime delle famiglie dei Casilini, dei Campanari, dei Manfredini, dei Muttoni, dei Patella, dei Roncale e dei Silvestri — descritte dal Bartoli *) — ci dicono quanto fosse vivo negli avi 11 culto delle arti belle. In questi appunti biografici segnaliamo gli individui die con le opere e coll’ingegno onorarono il paese natio, e ne diamo la nota per ordine alfabetico. Ai.divf.rti Alfonso, pittore; fioriva nel 1615. Il Bartoli J) cita parecchie opere eseguite dall’Al- *) F. Bartoli, Op. rii., da pag. 179 a pag. 236. *) F. Bartoli. Op. rii., pag. 313.