— 58 — eletto a maggioranza di voti, di tesserne 1’ elogio nella chiesa di S. Giustina '). Le leggi dell’ Accademia ottennero 1" approvazione del Senato Veneto, il quale volle sotto la sua protezione l’Istituto assegnandogli 1’ annuo contributo di centocinquanta ducati, perchè dovesse rimanere alla pari delle più cospicue Accademie dello Stato '). Molte furono le prove del singolare favore che ebbe 1’ Accademia dal Senato, e specialmente nel 1741 quando godette del privilegio d’ incassare una buona somma di danaro per la vendita di vecchio materiale in città e fuori; nel 1749 quando le fu accordato con jus privativo, 1’ acquisto del ferro vecchio e del rame. Le cariche deH’Accademia consistevano in un Principe (ora Presidente), in due Consiglieri (ora Assessori), in un Segretario (ora due. uno per la parte amministrativa, l’altro per le lettere e le scienze) ed in un Cancelliere, che doveva esser un pubblico notaro, carica ormai scomparsa. Inoltre due Censori avevano 1’ obbligo di esaminare le le- ’) La chiesa di S. Giustina fu demolita nel 180Ì5 e su parte dell’area già occupata dal sacro edilìzio, l'architetto Sante Baseggio costruì nel 1819 il Teatro Sociale. L interno del Teatro è stato completamente distrutto da un incendio, l’anno 1904, per cui della costruzione del Baseggio è rimasta salva soltanto la facciata. 2) A. Broglio. L'Accademia dei Concordi. Rovigo. 1924.