— 140 — Nell’Accademia si conserva ancora la posata di cui Enrico di Valois si servì nel pranzo offertogli da Antonio Roncale, che in ricambio ebbe il titolo di cavaliere e il diritto di inquartare la croce bianca nell’arma gentilizia. Di fronte al Palazzo Roncale sorge quello dei Roverella, cominciato dal cardinale Bartolomeo su disegno grandioso di architetto ferrarese, e di cui rimase interrotta la costruzione, l’anno 1477. Dell’antico edifizio sono rimaste le colonne e i pilastri, con lo stemma dei Roverella e qualche bella colonna e fregi nel cortile. Da (dtre nove secoli, i vescovi di Adria hanno stabilito la loro residenza a Rov igo *). Incerte sono le origini del Palazzo Vescovile. situato in via Alessandro Casalini. 1 n’ala del fabbricato, in prospetto del cortile, fu eretta da monsignor Girolamo Porcia l’anno 1608. come appare dalla lapide infissavi col di lui stemma. La scala a due rami, entro il cortile, fu costruita sulla fine del ’600 da monsignor Carlo Labia. Ristauri alle fabbriche vennero praticati da monsignor Arnaldo Speroni degli Alvarotti, il quale innalzò dalle fondamenta nel 1788. una nuova cappella e fece collocare presso l’ingresso l’iscrizione in onore della venuta di Pio VI a Rovigo, quando ritornò dalla visita fatta all’imperatore Giuseppe II a Vienna, ’) Sembra che i vescovi si siano trasferiti definitivamente a Rovigo dopo il 1017.