— 173 — Grotto Giuseppe (1743-1821), nato a Rovigo, ramo cadetto della famiglia adriese, scrisse la Vita del Cieco d'Adria, YElogio della Roccoli e quello del canonico Silvestri (Padova, tip., del Seminario, 1789). Levi Civita Giacomo (1846-1922), garibaldino a vent’anni; decorato di medaglia d’oro a Bezzecca; civilista insigne. Trasferitosi a Padova coprì l’ufficio di Sindaco di quella città e fu poi nominato senatore del Regno. Locatelli Gaspare (1727-1804), lasciò molti manoscritti intorno a cose di Rovigo, conservati nella Biblioteca dei Concordi, importante quello su Iai genealogia delle nobili famiglie rodigine. Locatelli Giambattista, medico di bella fama, pubblicò nel 1630 un trattato De peste. Malifiero Francesco (1824-1887), compositore drammatico e da chiesa. Studiò al Liceo di Venezia e riuscì distinto musicista. Giovanissimo tentò la scena con l’opera Giovanna di Naptdi (Padova, Teatro Vecchio, carnovale 1842), ch’ebbe un esito clamoroso e venne riprodotta l’anno seguente al Comunale di Bologna, valendo all’autore gli elogi di Rossini ed il diploma di socio di quell’Accademia Filarmonica. Scrisse poi le opere Ester d'Engatldi (per Bologna nel 1843, non rappresentata); Aitila (Venezia 1845, pubblicata dal Ricordi col titolo lldegotula di Borgogna); Alberigo da Romano (Venezia, 1846); Femarulo Cortes e Linda d'Ispahan (\enezia 1851-1871), lavori che gli valsero molto