— 62 — del movimento intellettuale veneto, italiano e straniero. L’onorarono sommi scienziati e letterati, fra cui il cardinale Mai, il Fusinato, il Mommsen, il Carducci; furono proclamati accademici anche Attilio Hortis e Fedele Lampertico 1). Nei riguardi della cultura e della istruzione pubblica merita un posto d’ onore il Seminario vescovile ■). 11 primitivo Seminario, fondato nel 1594 da monsignor Lorenzo Laureti, aveva sede dov’ è ora il Distretto militare, ma poscia, a cura del vescovo Arnaldo Speroni degli Alvarotti, dotto monaco Benedettino, un nuovo edificio venne eretto presso la chiesa di S. Agostino. La prima pietra fu posta nel 29 novembre 1779, e dopo quindici anni la fabbrica venne inaugurata dallo stesso monsignor Speroni. L’ edilìzio grandioso ha una facciata ben disposta, un grande cortile con doppio ordine di loggie, e comprende oltre alle sale, ai dormitori, al teatrino. un museo, una biblioteca ricca di trentamila volumi ed una pinacoteca. Nel prospetto principale è stato collocato il busto in bronzo del sacerdote Giacomo Sichirollo 3), opera pregevole di Policromo Carletti da Melara (1861-1922). D. Strada, Op. cit. !) Sulla fondazione del Seminario e éul suo progressivo sviluppo, tratta Nicolò Biscaccia in Cronache di Roi-igo, alle pagine 58, 182, 221 e eegg. *) Sieliirollo nioii.«. Giacomo (1839-1911), nato ad Arquà Polesine; teologo e latinista insigne; era stato chiamato a Roma da Leone XIII a coprirvi la cattedra dantesca; il Governo più volte l’aveva chiamato ad ono-