— 84 — oscuro, in una nube rossastra è raffigurato il Padre Eterno ed un Angelo che regge un calice. Colline, campi e case allietano il paesaggio, illuminato da una luce argentea. Il panneggiamento del Redentore se non si avvicina alla morbidezza e semplicità delle drapperie dell’Angelico, se ne discosta tuttavia assai meno di quanto si addica al fare del Mantegna. Palma Iacopo, detto Palma il vecchio (1480-1528): Im Flagellazione. Quadro grandioso1), così descritto nella Guida della Pinacoteca : « La scena è divisa in due parti dal pilastro al quale è legato Gesù, che raccoglie tutta la luce del quadro sul suo corpo tormentato. Da una parte l’oscurità di un portico fa risaltare la figura d’uno dei carnefici, che alza il bastone per colpire; vicino a lui un soldato in armatura osserva impassibile; dietro, un alabardiere fissa trasognato lo sguardo davanti a sè. Dall’altra parte un paesaggio montuoso ed un cielo coperto di nuvole leggiere fanno da sfondo ad altre tre figure: un alabardiere, un uomo con turbante dall’espressione minacciosa ed il carnefice, che tende tutta la persona nello sforzo di rendere più crudele il colpo sul corpo del Redentore ». Altri due quadri notabili di Iacopo Palma il vecchio. raffigurano : Ritratto di giovine gentiluomo; Im Madonna col Figlio. S. Elena e 5. Girolamo (fig. 4). *) Noi stimiamo die questa bella tela debba attribuirsi a Bonifacio dei Pitati, detto Bonifacio veronese (1487-1553), allievo di Palma il vecchio e contbiuatore della sua ricca tavolozza.