— 106 — luzioni, gli Umiliati sulla fine del ’400 abbandonarono chiesa e convento, e la loro congregazione scomparve del tutto dalle nostre contrade *). Nel 1474 il cardinale Bartolomeo Roverella ottenne da Sisto IV un breve, in forza del quale la chiesa ed il convento vennero ceduti alla congregazione dei monaci Olivetani 2), di cui era allora generale don Nicolò Roverella, fratello del suddetto cardinale, entrambi nativi di Rovigo. Gli Olivetani ingrandirono il monastero e conservarono il governo della Chiesa fino al 1810, epoca della soppressione napoleonica. Nel reggimento della chiesa subentrarono i sacerdoti secolari ed il convento, fino dal 1844, venne destinato a Casa di ricovero dei poveri. Il chiostro (fig. 6) fonila la parte più pittoresca dell’antico cenobio. Le volte del porticato sono sorrette da agili colonne con bellissimi capitelli svariati, scolpiti in marmo. Nel mezzo del cortile sta un’ornatissima cisterna, architettata d’ordine corinzio e ad uno dei lati sovrasta la massiccia torre campanaria. Il chiostro era tutto intorno dipinto a fresco da Ivone Doni d’Assisi, chiamato dal Vasari Adone *) La storia degli Umiliati ed i motivi die indussero il papa Pio V ad emanare la bolla 7 febbraio 1571 della loro soppressione, si possono desumere dalla Enciclopedia ecclesiastica, Venezia, Tip. Tasso, voi. VII. pag. 576. *) I.'Ordine di Monleoliveto, ramo dell'insigne Ordine Benedettino fu fondato dal Beato Bernardo Tolo-mei da Siena e sanzionato da Clemente VI nel 21 gennaio 1344.