— 121 — 1. Lapide dedicata a Bartolomeo Roverella, con l’iscrizione: « D.O.M. — Bartolomaeo Roverellae — Civi Rhodigino — Adriensis prinium Eccl. prae-suli — Deinde Ravenn. Archiep. demum — S.R.E. Tit. S. Clem. Presi), cardinali — Viro — Nobilitate scientia morib. rebusq. — Gestis magnis principi-bus — Ac simun, ponlificib. Eug. IV, Pio II, Six IX — Spectatissimo — Ob eius eximia in totani Con-greg. Olivetan. — Et in hoc praecipue Rliodig. Coe-nobium — Beneficia collata — Abbas et Monachi — Hoc gratissimi M. P. — An. a Chr. n. MDCCLXXVUI — Idib. Deccmb. » 2. Busto in pietra calcarea, assai deteriorato, di Lodovico Bicchieri, detto Celio Rodigino, con l i iscrizione dettata da Bonifacio Baldassare nel 1608: « A duplici patria nactus cognomina bina — Coe-lius in coelis, hic Rhodiginus ero » ■). 3. Busto in marmo di Antonio Riccoboni con la epigrafe: « Titolus hic esto aeternus — Antoni Kir- Traduzione: «A Bartolomeo Roverella — cittadino di Rovigo — da prima vescovo di Adria poi arcivescovo di Ravenna e da ultimo cardinale, prete di Santa Romana Chiesa — del titolo di S. Clemente — I onio per nobiltà, «scienza, costumi ed opere — assai stimato — dai grandi principi e dai sommi pontefici Eugenio IV, Pio II e Sisto IV — Per i di lui esimii benefici a tutta la Congregazione Olivetana e special-mente a questo Monastero di Rovigo recati — L’Abate i monaci gratissimi — posero questo monumento — l'anno della nascita di Cristo 1778, il di 13 dicembre ». *) Traduzione: < Ottenni dalla doppia patria due nomi : sarò Celio in cielo, qui Rodigino ».