— 183 — dia, eretta nel 1730, la tavola al suo piccolo altari: esprimente S. Felice cappuccino e S. lìclliiu), che stanno in atto divoto contemplando il morto Redentore in grembo a Maria, è opera di Aurelio Orte-schi ». Panzio Salomone di Elia, israelita, scrisse: La chiave del Ghenutrà, stampata a Salonicco 1’ anno 1523; è citato nel «Dizionario di autori ebrei e loro opere », di Giambernardo de Rossi. Parenzo Cesare (1842-Nervi 1898), giurista insigne ed oratore affascinante. Fu con Garibaldi ad Aspromonte e fece parte dei Comitati d’azione per la rivendicazione di Venezia e di Roma. Scoppiata la guerra del ’66 seguì Garibjldi nel Trentino; poi si ridusse a Torino alla direzione del giornale L'Avanguardia. Rimpatriato nel 1867 fu il collaboratore più assiduo ed efficace del periodico « Il Polesine liberale». Nel 1876 fu eletto deputato al Parlamento. Con la sua interpellanza intorno al segreto telegrafico, presentata e svolta in seguito al famoso incidente della « gamba di Vladimiro » ’), ') Ricaviamo dai giornali del dicembre 1877: Per tutta la settimana si è riso alla Camera, nella stampa, da per tutto di un falso dispaccio ch’è già diventato proverbiale. L’alto impiegato del Ministero ddl'Intcrno che legge i dispacci privati, ne sorprese uno che veniva dal quartier generale Russo (ferveva allora la guerra Russo-Turca), firmato Alessandro, che annunciava ad un certo Bobrinscki la ferita alla gamba di un Vladimiro, e si permise di comunicare la notizia ai giornali ministeriali, credendo che lo scrivente fosse lo czar in per-