410 vicende, quasi fosse stato spettatore. Ma egli è abituato a supplire con la fantasia, dove manchi il sussidio di una testimonianza discreta, e non possiamo proprio dargli credito. Se il grossolano formulario che riveste il patto chioggiotto non fosse miserabile inganno, potrebbe diffondere tra fitte tenebre luce insperata. L’origine è troppo sospetta (1). La miglior fonte è invece la tanto calunniata cronaca altinate, che per gli avvenimenti più recenti non è indegna di benevolo ascolto. Ma il disgraziato cronista, che con disinvoltura ha messo insieme tante fole, non offre guida sicura per fissare la cronologia di avvenimenti, che si estendono di qua e di là di un anno assai triste per la storia veneziana, il 1027. Ai piedi di papa Giovanni e di Corrado imperatore, incontratisi a Roma per la solenne cerimonia della coronazione, il patriarca Poppone, disperando di riprendere altrimenti il possesso della terra gradense, deponeva una supplica riparatrice dei torti subiti (2). Nell’ambito del dominio lagunare la furia popolare, condotta da Domenico Flabianico, istigata forse dai Coloprino, aveva già rovesciato il governo di Ottone Orseolo, cacciato in esilio a Costantinopoli : il figlio Pietro era costretto a riparare in Ungheria (3). Nuovo regime era instaurato sotto la guida di un uomo nuovo, Domenico Barbolano Centranico (4). Ma la sua compagine era precaria, quanto debole l’autorità dell’ eletto. Tuttavia il vescovo aquileiese non ebbe tempo di approfittare del rivolgimento e riprendere il territorio perduto. La rivolta, sostenuta da più matura coscienza e organizzata con maggior cura, aveva avuto un esito pronto e non aveva lasciato scoperta la difesa dello stato. Con l’immediato riassetto dell’organo ducale non era stato concesso tempo ai nemici esterni di trarre alcun vantaggio. Lo spirito sedizioso, pur nell’eterna sua incompostezza, era (1) Cessi, Pactum Clugiac cit., p. 1013 sgg. (2) Sinodo del 1027 (Mansi, Sacrosancta concilia, XIX, 497 sgg.). Cfr. pure gli atti della sinodo del 1044 (Mansi, XIX, 606 ; Kehb, Italia pontificia, VII, 2, p. 54 sg.). (3) Origo cit., p. 139 : caput supra omnem populum electum futi Domini-cum Flabianus : apprehensum ad illuni tam ad omnem populum Venecie dom-pnum Ottonerà ducem extra ducatum eiectus est, et in Grecia ad imperatorem exi-liatum transmissus. (4) Origo cit., p. 140 : levatus est dux qui Centranicus dicitur.