DI BELLE ARTI E ANTICHITÀ'. 631 4664. Sloria della Pittura Veneziana di Francesco Zauolto. Venezia, Tip. Antonelli, 1837, in 8. E' cavata dall' Opera in fol. intitolata: Pinacoteca dell'Accademia Veneta ec. che citiamo ove de’ Musei e Gallerie pubbliche e private. 4665. Storia della Pittura Veneziana. E' descritta, secondo l’ordine de’ tempi da Francesco Zanotto nel voi. i, parte il, da p. 283 a p. 382 della Venezia e le sue lagune, a. 1847. -4666. Il Gran Conscglio di Venetia. Cosi è intitolata una grande tavola incisa in rame rappresentante 10 Sala del Maggior Consiglio. — Appiedi si legge: Nicolao Bandite IV Cuns. Ex.mo Pattini Ftirlanus Veronensis, il quale dedico al Banda questo intaglio. Vi è poi la descrizione sottoposta tanto in italiano che in latino nello quale esposto 1’ ordine de’ sedili e de’ soggetti che siedono in essi, dice che d" intorno delle Sale vi sono 20 quadri antichi e moderni, cioè : di Giovati Bellino, Vettor Carpotio, Giacomo Tinto-relto, Paolo Veronese, Oratio Figliuolo di Titiano; in questi vi è dipinta In historia di Papo Alessandro III. et sopra questi quadri nelli nicchii vi sono li retrotti de tutti li prencipi passati. Sotto le parole 11 Gran Conscglio di Venetia vi sono i quattro versi attribuiti a Dante: L’ amor che mosse già i eterno padre ec. e poi : ex aeneis formis Bolognini Zalterii, e il nome dell’ incisore Paolo Furiano Veronese. — Abbiamo voluto descrivere questo stampa rarissima e preziosa, perchè essendo stata fatto, come vi si legge: Venetiis Vili idus iulii MDLXVI, eli’ è Anteriore al fuoco del 1374 e 1577 che bruciò tutto questa sala, e perchè v’ è la incisione del quadro del Guariento indicato : Il Paradiso depinto alla Greca, ove si vede l’incoronazione della Vergine, in trono, sotto a cui stanno i quattro versi sopraindicati di Dante, e attorno i profeti ec. Questa stampa è nella Marciana e I’ acquisto si vantiamo di averlo fatto far noi al fu Bibliotecario ab. Bettio, salvandola dal procinto di andar in mano di ricco negoziante straniero. -4667. Franeisci Zannii Veneti explicatio picturae quam nu-perrime Josephus Salviatus Venetiis in aula ducali exaravit. Ve-netiis, Giulitus, 1567, in 4, (esametri). E' datata idibus Augusti -15G7. Questo quadro, che dalla descrizione che se ne fa, sembra essere stato allegorico in onore di Venezia, cui, come a Beginn, le città suddite presentavano doni, era situato nel- lo Sala delle Quattro Porte, ed aveva onehe P epoca salutis 1567, urbis 1146. Per il fuoco posteriormente succedutosi perdette. Il Sansovino (lib. viti, p. 422) non lo ricorda, stante che in generale dice che il Salone dinanzi all' Anticollegio era da 6 anni sono (scriveva nel 1581 ) ornato maravigliosamente come ridotto principale del Doge et della Signoria. II Bidolfi (t. I, p. 224) parlando del Salviati, dice: Fece ancora altre pitture nella volta della Sala dinanzi al Pregadi ma quelle hebbero infelice fine abbruggiandosi con mortificazione universale, il