217 ressi particolari, non toccava la saldezza e la coesione nazionale. Le alterne vicende degli attori non diminuivano lo sviluppo della provincia e la solidità della sua compagine. Indietro non si tornava. Il meraviglioso quotidiano slancio del popolo non poteva conceder tregua a ripristino di sistemi e a ritorno di uomini da tempo tramontati dalla scena politica e dalla coscienza del popolo. La loro ricomparsa segnava ima parentesi, forse necessaria per distruggere residui del passato, impotenti a operare. Se mai, lo spirito pubblico reclamava uomini nuovi per avanzare. 4. — L’infausto riapparire dell’ esule Obelerio sopra i lidi veneti, non molto dopo l’ascesa di Giovanni al soglio ducale (forse nell’ 831), fu ardimento di un uomo, che, vinto dalla nostalgia della patria terra, si abbandonava alla ventura per tentare il proprio riscatto : ma non fu inatteso. Obelerio rientrava in patria per eseguire un disegno segretamente ordito con i lontani amici. Sbarcò nell’isola di Vigilia, scelta a centro della campagna, e chiamò a raccolta i fedeli seguaci, che non lo avevano dimenticato, pronti a collaborare con lui (1). Fece calcolo sopra la loro devozione, inalberò la vecchia bandiera metamaucense, con la speranza e con la fiducia di risvegliare il sopito orgoglio municipale. Non era ancora del tutto spenta la generazione, che a questo ricordo non sussultasse, entusiasta. Animosi gregari risposero all’ appello e si fortificarono in Correggio, attendendo l’assalto delle milizie regolari. Il duca non aveva tardato a radunare l’esercito per muovere contro i ribelli e schiacciarli prima che potessero uscire dalle loro basi militari. Ma la città resistette tenacemente ai suoi assalti, sostenne l’assedio con abnegazione, combattendo gli eserciti avversari non solo con le armi, ma anche con il calore della passione. Gli inviti ripetutamente lanciati dal vecchio lottatore fecero breccia sopra lo spirito dei connazionali impegnati nell’assedio. L’animo dei combattenti, sottoposto alla dura prova, fu diviso fra due sentimenti ; e gli uomini di Malamocco, cedendo a lusinghe civiche, fecero causa comune col ribelle, che rivendicava presunti diritti (1) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 110: Interen Obdierius, qui apud Constantinopolim exilio fueral dampnalus, Veneciam reciprocami, et in Vigilia civitale apud Curidum se-se retmsit.