STORIA 4724. Della Scultura Veneziana. 'E' urlicolo steso da Agostino Sagredo ed inserito nel voi. i, parte il, da pag. 405 a 410 delia Venezia e le sue Lagune, o. 4847, ove comprende anclie la scultura in legno, in avorio ec. la fusione in bronzo, l’orificeria ec. 4725. Descrizione di uno scudo o sigillo sepolcrale già collocalo nella Chiesa di S. Marco nel 1399 sopra la salma dell’inglese Tommaso Mowbray duca di Norfolk. Questa Descrizione stesa in lingua inglese dal sig. Rawdon Brown, e.coll’intaglio in rame del sepolcrale sigillo sta nel t. xxix, p. 387-389 de\\'Archaeologia pubblicata dalla Società di antichità di Londra nell’aprile 4842. Questa pietra levata (non si sa quando) ma forse nel 1533, allorché furono portate in Inghilterra le ceneri del Mowbray, dalla chiesa di S. Marco, e collocata al muro esteriore della sala dell’Auditor Novo del palazzo ducale era stala veduta da Casimiro Freschot che volle farla incidere in rame, e porla a p. 138 de’Pregi della Nobiltà / eneta, (Venezia, 1682, in 12), intitolandola Geroglifico, c dandole a capriccio una curiosa spiegazione alla gloria della serenissima repubblica di Venezia. Ma rimossa anche da quel sito del palazzo questa pie-ira circa il 1810, c passala in mano di uno scarpellino, vi stette inosservata (ino al 1839 in cui, vista, studiata e ricuperata dal Brown, ne fece la veridica Descrizione sopraccennata. 4720. Del Gobbo di Rialto. Così intitolata è una storiella intorno a quella figura nuda di pietra che sta curva nella Piazza di Rialto alialo alla colonna detta del Bando. La scultura assai lodata è di Pietro da Salò, e, giusta la cronaca di Stefano Magno, fu posta colà nel 16 novembre 1541. Mezza rovinata dal tempo venne nel 1836 per cura del municipio restaurata sotto la direzione del professore di architettura Francesco Lazzari dal professore Luigi Ztindomeneghi. La storiella è inserita nel Vaglio 17 settembre 1836, ed è anonima, ma si sa essere stesa do Emmanuele Cicogna che vi dettò l’epigrafe scolpita. 4727. Dichiaratione delle figure che sono sopra lo scudo del sereniss. prencipe di Yenetia D. D.INicolò Donato che fu posto nella chiesa Ducale di S. Marco. Sta a p. 99 delle Rime e Prose pel detto Doge raccolte dal Manzuo-li. Venezia, 1620. L’autore dice che v’eran 23 figure di lutto rilievo e die era il più ricco e magnifico di quanti se ne eran fin allora veduti. 4728. Stìlographiae in Principatum Veneliarum Serenissimi Ducis Joannis Cornelii sive de Piuma Pompilio insculpto in collimila Ante Porlam Decuinanam l’alatii prò Religiouis studio, deelaratio CI. Cornelii Frangipauis J. C. P. Venetiis, l’inellus, 1025, in 4. E il libretto eli’è un poemetto in versi esametri, e il capitello che tuttor vedesi colle parole scolpile: Ninna Pompilio imperador fabricha-