STORIA Anche in questa Opera di Ottone Aicher entrano Inscrizioni Veneziane. 2580. Inscripliones venetae infimi aevi Romae exlantes colle-clae a D. Petro Aloysio Galletthio Romano monacho Gasincnsi. Romae, Salomoni, 4 757, in 4. A questo libro devono unirsi alcuni fogli d’Inscrizioni Veneziane esistenti in Roma posteriori al Galletti fatte raccogliere e stampare da Pompeo Litta in Milano nel 1838, in 4. 2587. Delle Inscrizioni Veneziane raccolte ed illustrate da E. A. Cicogna. Venezia, 1824-1845, voi. iv, e fascicoli 3. E' in corso. Quest’ opera che meritò, più che ne fosse degna, l’indulgenza del pubblico, potrebbe registrarsi in tutte le Sezioni di questa Biografia poiché in essa abbiamo procurato di radunare, esaminare, illustrare lutto quanto spetta alla Storia Veneta Ecclesiastica, civile, politica. letteraria, artistica, secondo che ce ne venne occasione. Ma la parte che è maggiormente trattata è lo genealogica e biografica e perciò qui ne diamo luogo a preferenza. IVel Vaglio di Venezia 40 agosto 4839, numero 32, si è posto un articolo, non sappiamo di chi, il quale in sostanza avrebbe amato che noi fossimo stali più succosi nel metodo delle illustrazioni. Noi però, sotto il nome simulato di Basilio Grammatica, abbiamo separatamente impresso allora un Opuscolo intitolato: Osservazioni di Basilio Grammatica sopra l’articolo inserito nel Vaglio di Venezia, 10 agosto 1839, uum. 32, intorno alle Inscrizioni Ve-nesiane di Emmanuele Cicogna (Venezia, erede Picotti, 1839, in 8), nel quale premesso un generale prospetto del nostro metodo, si siamo studiati di difenderlo e sostenere sempre con quella urbanità dovuta al per altro dotto estensore anonimo di quell’ articolo. 2588. Il Cimitero di Venezia, Necrologie di Fabio Mulinelli. Venezia, Gondoliere, 4838, in 8, lig. Varie sono di uomini veneziani. Altrove si è fatta menzione dello studiosissimo autore. 2589. Lapidi sepolcrali erette nel nostro secolo a morti, esistenti sì nelle chiese di Venezia come nel cimitero, con brani di eloquenza relativi, prose e poesie, per cura di Giovanni Balista Contarmi. Venezia, Ancora, 1844, in 8. Se fossero sempre fedeli a’marmi queste lapidi, e se i pezzi di e-loquenza fossero adatti a spiegare le virtù o i difetti o le azioni di quelli cui spettano le lapidi stesse, 1’ Opera sarebbe di profitto. Fra i Raccoglitori di Epigrafi Veneziane ne’ tempi decorsi notarsi deve il Sansovino, Io Stringa, il Martinioni, il Martinelli, il Cornaro, lo Zucchini, il Moschini, il Soravia ec., nelle Opere loro che abbiamo già in altro luogo registrate. Varie epigrafi a veneziani distinti stanno anche nell’ Opuscolo Alo (¡sii Novarini, nel Ferrari Opera varia, anno 1668 ec. ec. 2590. Memorie onorifiche de' defunti seri ile nel nostro seco- lo. Venezia, Ancora, 4845-1840, in 8.