938 ClUKTE FINALI. E' piusto non ommettere (|uest’ elogio, che di erudite annotazioni è arricchito, trattandosi di un personaggio che fu già molt’ unni in Venezia, e che, come parroco, presiedette anche alla nostra chiesa de’ Ss. Giovanni e Paolo. tra il nurn. 3071 e 3072. 5954. In morte del parroco de’Ss. Ermagora c Fortunato D. Giovanni Cuti. Cav. Rado. Articolo di G. A. M. tratto dalla Gazzetta Privilegiata di Venezia. Venezia, tip. Graziosi, in 12, (a. 4831). Le sigle indicano Giunnantouio Moschini. tra il num. 3711 e 3712. * 5935. Private disavventure d’una donna di vero spirito, o sia Vita della signora Paolina Rubbi contessa Carli-Rubbi. Lucca, per Filippo Maria Benedirli, 4750, in fol. Paola figliuola del dottore Agostino Rubbi e di Bortola Nerini era nata in Venezia nel 1723 da ricca mercantile famiglia per negozii di lane e di colori, e che fu ascritta anche alla originaria cittadinanza Veneziana. La presente Vito composta dal marito di lei Gianrinoldo Carli-Rubbi è rarissima, essendone gli esemplari fatti tutti (tranne due) perire dallo stesso autore. Vedi Baldassare Zamboni a p. 35 della Libreria Martinengo. Brescia, 4778, in 4 ; e il canonico Pietro Stancovich a p. 343, 344, 396 del t. n della Biografia degli Uomini distinti dell’ Istria. E' premesso al libro il Ritratto della Rubbi dipinto da B. Nazari e inciso da P. Monaco. In line della vita v’è : Scelta di Letture spettanti alla Contessa Paolina Rubbi Carli-Rubbi con altre della stessa a va rii particolarmente al conte Gianrinaldo suo Sposo. tra il num. 4018 e 4019. 5930. Tributo di amicizia ad Angelo Zon Nobile Veneziano. Venezia, Merlo, 1848, in 8. (Autore Emmanuele Cicogna). Il nobile Angelo Zon del fu Giovanni, di cui si è già fatta parola anche in questa Bibliografia e nelle Inscrizioni Veneziane, mancò a vivi in Venezia nel 23 settembre 4848, d’anni 48. Delle opere sue a stampa abbiamo qui alcune indicate (vedi cognome Zon nell’ Indice). Aggiugneremo essere sue alcune delle importanti illustrazioni di cui va corredata la Cronaca di Martino da Canale (vedi num. 586); ed avere egli scoperta ed illustrata parte dell’ altra Cronaca di Marco (vedi il detto numero). Stava poi arricchendo di note e di documenti il Trattato della Zecca e Monete Venete (vedi num. 5705) ; e riducendo a miglior lezione con opportune annotazioni la Cronaca Sagornina (vedi num. 583); e infine aveva raccolti molti materiali intorno le costumanze de’ dogi di Venezia nelle quali molte parti della storia ecclesiastica sacro-profana nostra venivano messe in miglior luce, che ancora non sono.