201 Lipsii. Nel Thesaurus antiquitatum romanaram congestus a Jo. Gregorio Graevio, voi. IX. — Yeneliis, Jo. Bapt. Pasquali, 1735. V. De amphileulro quod Polae. 1836. Rei antiquariae seleclae questiones in vai ias disserta-tiones distributae, gallice scriptae, latine redditae. Auclore Jacopo Sponio. Interprete Pelro Facciolo. In Utriusque thesauri antiquitatum romanurum graecarumque no va supplemento congesta ab Joanne Poleno. — Yeneliis, Jo. Bapt. Pasquali, -1757. Qualche inscrizione istriana con commenti, come alla cui. 586. -1837. De donariis ac tabellis liber singularis ad eminenlis-simum principem Francis'cum Barberinura S. B. E. Cardinalem et Vice - Gancellarium, Jacobi Philippi Tommasiui. Nel Tiesau-rus antiquitatum romanarum congestus a Jo. Gregorio Graevio, voi. XII, col. 7-45 - 884. — Yeneliis, Jo. Bapt. Pasquali, 1737. Vi sono dati anche per l’Istria. -1838. Novus thesaurus veterum inscriptiomim, Lud. Ani. Muratori. Quattro volumi, in iol. — Mediolani, 1759 --1742. Ve ne sono anche di relative all’Istria. 1859. Antichità di Pola. Nel voi. I della Raccolta manoscritta del Bini, presso la Biblioteca capitolare di Udine. Le memorie sono accompagnate da disegni. — K.. Vedi n. 1464. 1840. Lettera al sig. ab. Giuseppe Bini protonotario apostolico e arciprete di Gemona, intorno ad alcune monete, che nel-le provincie del Friuli e dell'Istria correvano ne’tempi del dominio dei patriarchi aquilejesi, di Gianrinaldo Carli giuslino-politano. Nella Raccolta d’opuscoli (Calogero), voi. XXV. —Venezia, 1741. Fu stampata anche a parte, e ripubblicata neìl’Istria, a. VI (1851), pag. 53-56, 59-60, 61-63. 1841. Osservazioni sopra mi’inscrizione di Capodistria di Mons. Filippo della Torre, vescovo d'Adria. Nella Raccolta d’opuscoli ( Calogerà), voi. XXVI, pag. 1. — Venezia, Occhi, 1742. Versano sull’ inscrizione che principia D. N. Juslinus P. Sai. Più» etc., e trattano se essa sia genuina, se appartenente all’imperatore Giustino il Giovine, e da chi fosse fondata Giuslinopoli. 1842. Delle antichità di Capodistria, ragionamento, in cui si rappresenta lo stato suo a’tempi de’ Romani e si rende ragione della diversità de’ suoi nomi, del conte Gianrinaldo Car-