238. 181 I quattro libri dell’architettura di Andrea Palladio, ne’ quali, dopo un breve trattato de’ cinque ordini e di quelli, avvertimenti che sono più necessari nel fabbricare, si tratta delle case private, delle vie, dei ponti, delle piazze, dei xisti e dei tempi. Un volume, in 4, con tavole. — In Venetia, appresso Bartolomeo Carampello, 1616. V. lib. IV, cap. XXVII, pag. 107 (Dei due tempi di Polo), pag. 108, 109 (relativi disegni). 1816. Opera omnia numismatica, curante Gervatio, Huberti Gollzii. Cinque volumi, in Ibi. fig.— Antverpiae, ex olfic. piantili., 1644-1645. V. De re nummaria antiqua, dove passi d’interesse anche per la numismatica istriana. 1817. Monumenta Patavina, Scrlorii Ursali; in fol. •— Pa-tavii, 1652. Inscrizioni anche istriane, come a pag. 40, 159, 235-238. V. pure la /Ustoria di Padova dello stesso, che riporta la notoria celebre inscrizione di Cittanova a Giunone Feronia. Le Lipidi nostre erano state trovate dal vescovo Tommasini nel villaggio d’Abroga e mandate a Padova. 1818. De Familiis Romanorum, Fulvii Ursini; in Col. — llomae, 1665; Vi sono cose die interessano anche 1’ archeologia istriana. 1819. I marmi eruditi ovvero lettere sopra alcune antiche inscrizioni di Sartorio Ornalo cavaliere. Tomo 1, in 4: Padova, per Piermaria l'rambotlo, 1669; tomo li, pure in 4: Padova, per Giuseppe Cornino, 1719. Il secondo volume è accompagnato di note del padre abate Don Gio" vanni Antonio Orsù lo benedettino, nipote dell’autore. Vi stanno pure inscrizioni istriane, come a pag. 73,f8i, 82, 91, 96, 97. V. Bibl. detialoq. itat. di mons. Fontanini, voi. II, pag. 229-230. — Parma, 1803. 1820. Aemona vindicata sive Labaco metropoli Carnioliae vetus Aeinoniae nomen jure asservatum. — Opusculum prodro-mum ad chronologiam et annales Carnioliae: ex antiquis pro-batis aucloribus conira nonnullos recentiores scriptores, qui Aemonam in istriani transtulerunt, conci una tum, Joannis Ludovici Snhocnlcbsn; in 4. — Salisburgi, typis Melchioris Haen, 1674. 1821. Besponsiones ad argumenta D. Archidiaconi Carnioliae ( J. L. Sclmenleben), asserentis hodiernum Labacum esse an-tiquam tube in Aemoniam. ueganlisque hujusmodi tilulo recte