14 DELL* HISTORIA VENETA 1670 meritata la vita in tanti incontri. Che il Cor raro bave a ef~ poflo al Maggior Con/egli0 la fua intentione din quir ir fopra ifucceffi di Candia. Che quefto era un atto di giù fi iti a , poiché Tin qui fittone h averebbe fatta fcaturir i innocenza, ò la reità de Soggetti: ma ch'ai prefente egli con odio!a maniera preveniva Lordine. Si propongono, dille, format ioni di prò-ceffi, e fi principia dalla condanna ? Prima, che apparifea la colpa , fi publica la fenient i ? Si degrada un C ittadino riguardevole , fen^a che fi a conofciuto reo ? Quefìo sì ejfer operar contro le Leggi, introdur novità abbonite, formar pratiche dannate da tutti i Tribunali dì ragione, non ammeffe da gl'iftituti prudenti del governo, anco ne'cafi di minor riguardo . Trattarfi di riputai ione . Grave però il giuditìo, ne dover fi agitar ì voti con le concìtationi, e con i invidia. Conci ufc, clje poco importava alla T^ef ublìca , che nel numero dì tanti , che godono la dignità di Trocurator dì San Marco, vi fnjfe anco il Morefini ; ma che influiva ben molto alla fua confervatìone , che s'allontanajfero da' Cittadini le diffenfionì, e ¡'amarezze atte a flurbar con le contefe private la public a tranquillità. Vìtiarfi con quefìi femi d acerbità quella manfuetudine danimi, e quella pacatezza di cofìumi, che per tanti fecolì hanno con la quiete domeflica confervata la u comune libertà. Eccitò il Maggior Configlio a moftrar il Tuo fior confo- dilìcnfo, come feguì con pienezza di voti, reftando rigettata f%!óJdw Partc propofta, c confermato il Morellni nel polTeflo della Cerrarono!' Procuratia. Doppo quella decifione il Corraro lì rimoiTe da ogn altro atto, onde l'eletto Inquihtor Erizzo fenza impedimento intraprefe l’cfecutionc del proprio incarico. In due parti diviie la fua Inquifitione . Una tù (opra la difefa di Candia, c fopra il maneggio del denaro l’altra. Con fentimento uniforme di tutti glefaminati, che molti furono in numero, di qualità diverfa, e divarie Nationi, fi rilevò, che niente ha-veflero mancato i difenfori alle parti di coraggio, e di coftan-Za. Che folle la difefa ftata follenuta fino a gl’ultimi gradi del potere : trovandoli ridotta la Piazza neH’cftrcmo procinto d’opprimere con le fue rovine i pochi avanzi di quel benemerito prefidio. Nell’altro punto l’infedeltà d’un Miniftro della Commilìaria da Mare havendo vitiati in alcune carte i publi-