LIBRO Q_U ARTO. 151 menti giunti da più parti opportuni in quel tempo , ufci-rono gl* Imperiali fuori delle lince con tutto l’Efercito, e $’inviarono a dritto camino, dov’era alloggiato l’inimico; ma quefto ò diffidando di poter refiftere, ò contento di quanto havea fin’all’hora operato, sfuggì l’incontro, e tanto fi allontanò, che fece per all’hora fperar non foife per dar più travaglio . Si ripigliarono dunque con maggior fervore i lavori fotto la Piazza , & cifendo i Bavari avanzati fino al foifo, fatta breccia , creduta fufficiente, tentarono l’aflalto. Furono i Turchi pronti alla difefa, c riufeendo la falita aflai più erta del fup-pofto, doppo l’effufionc di molto fanguc, e morte degl’Offi-tiali più coraggiofi , furono coftretti fenz’alcun vantaggio riti-rari! . Ma già era entrato il Mefe d’Ottobre, e la ftagione col freddo , e con le pioggie combatteva a favore degl’ Attediati. Anche il Seraichier, che fi credeva lontano, di nuovo fi avvicinò , ravvivando all'Efercito gl’incommodi, & indebolendo l'applicatione a’lavori. ..S’affliggevano gl'imperiali di dovere abbandonar un’imprefa, chi coftava tante vigilie, tanto fan-gue, e della quale s’erano publicate al Mondo tante iperanze. Rinforzato però nelle anguftie lo ftudio , s’erano preparate in ognuno dclli attacchi più mine, con intentione di dar difpc-raramenrc un generale attalto : ma la riufeita di quelle non hebbe forte diilìmile dellaltre, poiché fventarono tutte ò inutilmente , ò con danno maggiore dcgl’aggreflori. Crefcendo in tanto da difaftri de i Chrirtiani l’animo a’Turchi,non correva giorno fenza qualche vigoroia operatione. Fecero fopra i Bavari molte , e replicate fortite con ilurbamento de i lavori ; i quali fe bene erano con molta coftanza ripigliati, coftavano però tempo , e fanguc, l’uno, e l’altro pretioio . Ma sfortunata fopra tutte fù quella de i ventifei Ottobre alla parte degl’ Imperiali. Ufciti quattrocento Fanti, e doicento Cavalli attaccarono di bel mezzo giorno le guardie alli Minatori , occuparono i pozzi delle mine , e non folo gli otturarono, ma cinfero il pofto con palizzate , e terminata l’opra fi riduifero alla Città lenza ricever alcuna offefa , non valendo l’efortationi de i Capi , l’efempio dello fteflo Duca di Lorena, che vi accorfe, e con evidente pericolo fi pofe trà primi a rimetter i Soldati avviliti , & afflitti da così lunghi difagi. In tali anguftie era ri-