LIBRO TERZO. 91 gnava alla gloria del Rè {ottener un negotiato , che fi co-nofceva fraudolente , e con quefto fpogjiarde fuoi Stati un Prencipe amico . Ma il Rè invaghito dell’acquifto duna Piazza, che inceppava il Duca di Savoja, e metteva in fog-gettione il Milanefe ; godendo di dar un nuovo colpo alle fperanze del Duca di Lorena inimico irreconciliato j allettato dalla facilità dell’ imprcfa per la freddezza di tanti Pren-cipi , che in così lunga negotiatione non fecero apparenza di alcun movimento , rigettò ogni ragione addotta , dichia-tolì ripugnar alla fua dignità , che reilaifc inelequito un trattato firmato con tanta lolennità. Partì dunque TAbbate fenza conclusone j e perche il Signor di Gallinone di natura afpra, c vehemente sera refo odiofo al Duca , gli fù follituito l’Abbate Morelli, che nelle dilettationi del fenfo di genio al fuo uniforme , hebbe più grato l’acceiTo, e maggior facilità al negotio . Quefto lungo maneggio era diligentemente olfervato da tutti i Prencipi , che potevano in quella mutatone haver intcreffe j ma refa da principia fo-fpctta la fede del Duca,‘erano fenza credito le fue alfer-tioni , elfendo tenuta finta la fua refiftenza , c paiìàva per atto concertato la violenza, che publicava di patire, Per tenerlo però ad ogni modo in ufficio, li Spagnuoli li fecero alcuni esboriì a conto de fuoi crediti, & il Conte France-ico della Torre Minillro Ccfareo in Venetia hebbe feco più conferenze , e ne ricavò impegni di non ceder y e re-llllcre ad ogni sforzo, che gli fofle ufato ,, havcndogli all’incontro elibite pronte ailìllenzc di Militie Spagnuole, & Imperiali, Ma vinto il Duca dalle lufinghe de Francciì ,• circondato da Miniftri obligati alla Corona da premii, e da fperanze, invaghito d'alti difegni il gettò nelle mani del Rè, e ftipulò la ceflìone della Piazza . Li principali punti dell’accordo furono , che foffe caffo il trattato già fl abiliti dal Mattioli , S'introducete preftdìo Regio nella Cittadella di Cabale di due mille Fanti , e Cavallerìa a preportene . Al Duca refi affé lìbero il pojfeffa della Citta y e Caftello, dove tenefje proprio Governatore «■ All entrar delle Truppe Regie foffero eshorfate al Duca cinquantamila doppie , recandogli accordata una penfione di fef- G z fan- 168* Trattati iti Dura conta fra' ria. IÍ T>ucit ctdt la Piazza di Cajalt ai n>.