LIBRO SETTIMO. 307 to al riumc Unna, sera oltre d’elio reiò padrone di Cofta-gnizza, non fenza qualche oppofitione del Bafsà di Collina, che con Tei mille huomini procurava difendere il traghetto de i Fiumi. Pailato a Gradifca, la trovò abbandonata im-merfa nelle fiamme dagli fteiK Turchi introdotte , incami-nandoiì di là a Brod con difegno di fortificarlo, mentre s era ritirato a Bagnaluca il Bafsà . Ma l’Elettore di Baviera prefentatofi in quefto tempo fotto Belgrado, haveva già fatta aprire la trinciera, e s’avanzavano gl’ approccili, recando però otiofe le operationi più valide per difetto del Cannone grofio, eh era rimafo a dietro, e s’attendeva da Buda. Giunto finalmente quefto neceflario requilìro doppo la nojo-fa dilatione di quindeci giorni, principiò a ftringerfi con tutto lo sforzo l’attacco. Fu però quefta grand’imprefa in procinto di fturbariì per la competenza de i Capi Superiori: poiché giunto a Buda il Duca di Lorena migliorato in parte dalle lue indifpofitioni, savvicinava al Campo, benche flm-peratore con poSHbile defterità tutti gl’impedimenti v’havef-fe frapofto 5 onde l’Elettore irritato minacciava abbandonare l’alfedio, e partire con le fue genti. Dopo va rii dibattimenti, e reciproche efpeditioni, fù con prudenza comporto l’affare. Si concertò, che Scrivefle l’Elettore al Duca una cor-tefiilìma lettera invitandolo al Campo, al qual’effetto doveva egli portariì ad incontrarlo, e riceverlo alla Sava. L’{laverebbe condotto a vedere le trinciere, e communicato l’ordine dell’attacco, dopo di che Tifteffo giorno farebbe il Duca partito con la Cavalleria , che fù perciò fatta allontanare dalla Piazza, Tettandovi folamente quella particolare dell’E. lettore . Aggiuftata in tal maniera quefta molefta inforgenza, il continuò l’oppugnatione di Belgrado , nella quale dall’E« lettore non fù risparmiato ne fatica, ne denaro, per condurla felicemente al fine. Dopo molte oppofitioni degl’aifediati, i quali fe bene con fcarfe fortite, con vigore però d’animo prolongavano la difefa , fù aperta la brecchia , e perii fefto giorno di Settembre fi deftinò l’aifalto , che fù il decifivo dell’ imprefa . Durò più d’un’ hora acerrimo il conflitto , ributtati replicatamele i Chriftiani con oftinato contraftoj ma Superate finalmente le mura, quando fi credeva già piena la vitto- 168S ComprteHx*- trà flavier* e Lorena per il Co* mando , e ripiego dell* Cent,