j675 E '»tticnt Ji Luigi Cfurari ni . Computi-merlo uni-verjnle alla sfortuna di Giovanni Sagretto, / rìpararicnr’ fatagli, 1677 62 DELL* HISTORIA VENETA j’hora, che fi era per il Maggior Confeglio ridotta la Nobiltà , un corpo di moltitudine comporto per la maggior patre di Gondolieri, inforfe ftrepitofo tumulto, che con in-Tana licenza mifchiando le detrattioni, & i ludibrii verfa il Sagredo con le acclamationi a gl’altri pretendenti empì ogni cofa di rumore , e di linda . Quefto moto popolare benche indegno di conlìderatione , era però da molti ricevuto con qualche riflciTo, onde aggionte l’emulationi de-gl’cfclufi , l’invidia folita compagna della propitia fortuna , il defiderio di novità, che prurifce negl’animi con la curiosità d’accidenti ertraordinarii, ne forti che porti alla ballottatone i Soggetti nominati per il Quarantino , reftarono tutti efcluii, e foftituiti altri, che fenza dipendenza d’affetto , d’interefle , e di parentela fecero con libertà de voti I’clettionc. Cadde quella in Luigi Contarini Cavaliero , e Procurator, che attualmente fofteneva all’hora la dignità di Savio del Confeglio. Celiati i primi applauii di queft'elcttio-ne, reftarono ben prefto occupati gl’animi dalla commife* ratione verfo la sfortuna del Sagredo . Si fvegliò la confi-deratione del fuo merito, e con degna raccordama nume-randofì le Ambafcierie di Francia, d’Inghilterra, e di Germania, la Pretura di Padova, il Generalato di Palma, i lunghi impieghi nel Collegio fortenuti con lode d’eloquenza , entrò un defiderio univerfale di confolar con alcun tc-ilimonio d’honore le pallate amarezze . S’offerì doppo qualche tempo la congiuntura ncllclcttione di cinque Correttori delle Leggi , mentre frà nominati reftò egli con eftraordinario concorfo de voti nel Maggior Confeglio fu-periore ad ogn’altro, e di là a poco fiì dal Senato reftitui-to al luogo di Savio del Confeglio, dal quale per la propria quiete sera già più Anni volontariamente rimoifo. Onde rialfunta la priftina dignità , fece rifplcnder in fe ileiTo un’efempio memorabile di moderatione, e di coilanza ; mo-ftrando col fuo efempio, che nelle Republiche gl’honori, e le ripulfe vanno a vicenda, e che l’huomo favio non deve per quefte, ne efultare, ne affliggerfì. Diede principio al nuovo Anno un Decreto vigorofo, e rifoluto del Senato, che comandò l’incendio di molta quantità