r 61 DELL' HISTORIA VENETA *677 gli° ii*a elcttione, fù quefta ricevuta per un’ approvatici ne della fua continua fuffiftenza . Raccolti in quefti due corpi i principali Cittadini della Republica per dignità, per virtù , e per fplendor di Cariche foftenute, fi refe il Confeglio de Dieci in poco tempo arbitro del governo • Con ertenfione d’autorità fi pafsò dal Criminale al Politico , trattandoli ogn’una di quefte materie con poteftà indi-pendente . Le pure Criminali dal Confeglio ordinario comporto del Doge , fei Configlicri^ e dalli dieci erano maneggiate ; unendoli poi l’aggiunta, che fuccedeva una, ò più volte la icttimana, trattavanfi le politiche della pace, c della guerra , le Confederationi co’Prencipi , Commiffioni a Generali, & Ambafciatori , e la conclufione de più gravi Negotii dello Stato . Difponevafi del denaro pubìico , iftituivanfi Magiftrati , fi facevano nuove Leggi , fofpen-dendo anco quelle dello ftelTo Maggior Confeglio , e tutto con autorità così afloluta , che ralTembrava il Senato una pura imagine del governo. Ma perche le deliberatio-ni del Senato , al quale non era tolta l’antica poteftà , non confondeiTero i Decreti del Confeglio de Dieci , i Savii del Collegio havevano in quefto l’ingreifo all’hora che con l’aggiunta s’univa, e valeva il loro intervento promi-fcuo con la facoltà , che tengono di proporre le materie, a divertir le implicanze , e toglier la contu/ìone . Quefta forma di governo in pochi riftretta reftò tolerata fino che versò folamente nelle cole publiche , e fina ranto, che la felicità deH’eiito refe plaufibili i Configli , mentre i Cittadini fodisfatti nel fine del ben publico poco efaminavano i mezzi. Ma come è difficile moderar nell’huomo la volontà, quando abonda il potere, e nelle Republiche le officio-fità , l’inclinationi, gl’intereffi , le parentele eftendono molte volte le private fodisfattioni fopra i publici riguardi, fù creduto , che quefto Confeglio abbandonali col t*empo 1’ antica puntualità, e fi feoftaife da fuoi primi iftituti j fé gl’imputò a colpa anco ciò, che fino all’hora pareva dovuto alla fua autorità ; ma più di tutto contaminò gl’animi deil’univerfale la pace conclufa con Selin Gran Signore de Turchi l’Anno 1572. fenza notitia del .Senato, che invaghito €