320 DELL’ HISTORIA VENETA 1688 arbitrario ad imiratione di quello di Francia , col quale li fuoi malevoli lo publicavano collegato per opprimere, come diceano, la libertà della Natione. Introdotto col fofpetto 1’ odio, contaminati glanimi uniti a gl’efficaci impilili di religione , quelli di confervare le antiche Leggi, che fi credevano violate ; non appoggiato il Rè da grande partito interno, ne da potenti forze ftraniere, che lo rendettero temuto, fi trovò pretto condotto al precipitio} poiché s’ordì contro di lui univerfale congiura di tutto il Regno , che chiamò il pnvcìped' Prencipe d’Oranges Marito della Figliola a paifare il Mare » °biamMo Abbracciò il Prencipe dotato di gran talento l’imprefa ,* per-allti Corona fuafe li Stati Generali d'Olanda con la moka autorità, che singbUt". tjcne jn ^uej coni]gii} a ¿arvi mano, promettendo componere le differenze del commercio nell’Indie, che fono controver. fe tra le due Nationi, e di fare la Guerra alla Francia odiata , e temuta. Si preparò ne’Porti d’Olanda una numerofa Armata di Navi, e mentre il Mondo ftava in attentione,dove havefle a piegare un tanto apparato di forze, pafsò l’Oranges in Inghilterra ricevuto da tutti gli Ordini con fommo applau-5 rc^an<^° *n un momento abbandonato il Rè Giacomo'» fuo Regno dr il quale dopo havere con difficoltà polla in Sicuro la Moglie in&btittna, cQ| gaiJ1|;)ino Prencipe di Galles, che pafsò in Francia , fù cofìretto anch’egli di ritirarci accolto dal Rè con fegni di vero compatimento, unendoli in quello cafo i fentimenti dell’ humanità con quelli deUmterefle , cherifentiva i pregiudizi d’ un Principe amico afflitto, e profperato un’acerrimo nemico. Ef-pulfo il Rè, fù l’Orangescon la Moglie, che a feconda di quefte -felicità pafsò a Londra, dichiarato Rè, & effa Reginajeflendo pu-blicato il Rè Giacomo decaduto dal Regno come violatore delle Leggi. Mandò l’Oranges fecondo lo inabilito molti Reggimenti di jinforzoa gli Olandefi, e dichiarò contro la Francia la Guerra , Tali erano gl’apparati d’una fanguinofa Guerra in Chriftia, nkà: ma in quefto mentre sera il Vienna aperto un congreffo per li trattati di Pace con gl’inviati Turchi. Lungo, e lento fù ¿ftfìÌZ. il negotio, che terminò per all’hora fenza effetto,o perche i poteri tT*!,» de’Minitìri Turchi foiTero veramente cosi riftretti, come ap-Vienna feto» parirono, o perche la diftrattione delflmperatore per la Guerra ve#»». con franceir f kiforta doppo U loro panejua da Coikatinopolì, ' * dalle