5» DELL* HISTORIA VENETA 1672 Breme, e d’altre Piazze, già gloriofì acquifti del Rè Guííá-vo. Ma la Francia con profperità non interrotta continuava con le forze, con il configlio, e col denaro la fua Superiorità, c particolarmente fopra li Spagnuoli, che in quella uni-verfale combuftione patirono nelle vifcere delle loro Provincie l’incendio maggior della Guerra, e di tutti, effi foli u-fcirono con le membra lacere . S'erano all) Spagnoli nella Fiandra aggiunte numerofe Militie Imperiali fotto il General Sufa, e col Prencipe d’Oranges le Olandefi, e mentre atten-devafi da così vigorofo apparato, ò la ricupera delle perdute Piazze, ò che aperto l’ingreffo nelle Provincie Francefi , fi fufcirafle per li Collegati qualche fortunato movimento , non ben concordi i configli, come per lo più fuccede, ove T in molti è diftratto il comando , ne uniformi fono gl’inte-Trrftrìahe reffi, forti al Prencipe di Condè fe ben inferiore di forze ¡£*¿1 ridurli al cimento dell armi, e con una battaglia vantaggiofa , fconvolgere ogni loro difegno. Ma ciò, che più al vivo col-fi pi ü Spagnoli, fù la follevatione di MelTìna, pericolofa per spagnuoli. 1 eiempio, grave per i temuti progredì, che diftraeva le forze, obligándole ad accorrer al foccorfo delle parti più vitali della Monarchia. Da leggieri principii feoppiò l’incendio in aperta ribellione. Godevano i Meflìneii ampliffimi privi-legii nel governo Civile, e nell’efcntioni delle gabelle, che li rendevano confidenti più come Cittadini di República libera , che di Città foggetta . Erano quefti gelofamente cu-ftoditi, mentre con attento ftudio non mancavano li Spagnoli ad ogni occasione di reftringerli. Frequenti però inforge-vano i motivi delle amarezze, che portavano un continuo fomento d’odio frà le parti. In quefti tempi furono i Mef-iìnefi aggravati da contributioni, da loro publicate infolite, c li Regii non curati li reclami, e reprefse le refiftenze praticarono con rigore l’efecutioni. S’infiammarono però gl’ani-mi, inforfero le fattioni, effendo foftenuto il partito de Spagnuoli da Miniftri Camerali, da Gabellieri, e da molti, che col moftrar zelo verfo il fervido del Prencipe, cercavano alla Corte i proprii vantaggi. Difpofta dunqne la materia al male, introdotta la diffidenza, ogni accidente prendeva cattiva qifalità , onde doppo una lunga ferie di acerbità, le co- fe fi