LIBRO TERZO. 89 tima della Caia Paleoioga haveva portato nella Gonzaga il Marchefato del Monferrato, onde la Figliuola dell’Imperatrice Leonora Moglie del Duca di Lorena era chiamata alla fucceilione di quel nobiliilimo Feudo . Di quefto cafo , che doveva folo avvenir con la morte del Duca, ne inoltrava grande anfietà l’imperatrice, e non ufando forfè la dovuta cautela, lafciava trafpirar i fuoi defiderii, che anco vivente il Nepote, fi aflìcuraiTero le ragioni di Lorena , Ritrovandofi dunque in tal maniera amareggiato l’animo di quefto Prencipe, ò per ridurre li Spagnuoli nelle fue convenienze , ò per mortificar gl’ardori delllmperatrice, ò che tale fofle realmente la fua inclinatone, ufcì più volte a dire , che fé trattamenti così afpri fi tollero feco continuati sbaverebbe appoggiato alla protettone di Francia , e fecondata la fortuna di quella Corona . Furono raccolti , e fomentati quefti concetti da Hcrcole Mattioli Bo-lognefe , di nafeita civile, ma che introdotto al fervitio del Duca fé gli era refo grato col farfi miniftro de fuoi piaceri. Effendo però di genio attivo , avido di farfi con qualche grande maneggio nome, e fortuna , portò li pen-iieri del Padrone all Abbate d’Eftrades , che rifiedeva all’ hora per il Re di Francia Ambafciador ordinario in Veneta . Quefto Miniftro di fpirito vivace defiderofo di negotio in un’Ainbafcieria per altro iterile , portò il progietto alla Corte, che non trafeurò l’occafione di rientrar in Piazza per tanto tempo già polfeduta, e ftabilir alla Corona anco in quella Provincia quella Superiorità, ch’efercita da per tutto. Sortì al Mattioli ricavare dalla mano incauta del Duca un foglio in bianco formato di fua mano, del quale non fù mai ben pofto in chiaro ie gli folfe rilafciato per moftrar la facoltà, che tenea di trattare, ò pure ( come più uni-verfale, e più fondata corfe la voce ) gli dovefle fervir per occafione di qualche raggiro amorofo , e ne reftalie dal Mattioli ingannato il Duca. Certa cofa è , che da principio la fua intentione non fù d’entrare in negotiatione reale , ma portando gelofia a’Spagnuoli ricavarne profitto per li fuoi intereifi. Con qucft’oggetto fù l’Anno 1679. fpedito n Francia il Mattioli con ordini moderati ; ma quefto cir-M. Fofcarini. G con- 1681 Negttìati di Mmttiok ttnfidtntt del Tìuca et i frtnctfi,