tIBRO TERZO. 93
tro Proveditori , Domenico Mocenigo nella parte fuperio-re del Friuli, Franceico Gritti al Finme Tagliamento, Gio. Battila Gradenigo nel Territorio di Monfalcone , c Giovanni Giuitinian nell’Irtria . Fù prefo per Confine il Lifonzo, ricevendoli nella parte Veneta le Ville, e luoghi Auftriaci, e tagliando fuori le Venete , ch’erano oltre il Fiume. A cadaun porto, che nella circonferenza della Laguna porge alla Città di Venctia l’ingreflo, fù aiTegnata la cuftodia d’un Nobile, con obligo d’aiilftenza per una fet-timana. Non fi rifparmiò fatica, applicatione, e difpendio per l’univerfal falute , e furono le diligenze benedette dalla Protcttione Divina, che allontanò dallo Stato così temuto flagello. Ma altra molcftia inforta dalla parte della Dalmata inquietò glanimi del Senato, & eftorfe dall’Erario rilevanti fomme di denaro . Riftretto dopo la pace in quella Provincia il Confine , non fono i terreni della Veneta ditionc fufftcienti a nutrire i Morlacchi fudditi della República , onde fono aftretti prenderne da’Turchiin locatone . Così la Campagna di Xemonico era da efll coltivata , per la quale contribuivano al Teftadar, ò ila Efattor Regio della Bottina le pattuite annuali ricognitioni. 11 Cartello però già Capo di quel Territorio diltrutto fino dalla pallata Guerra giaceva fcpolto nelle proprie rovine fenza alcuna habiratione . Durach Regovich Soggetto de principali di quel Confine , e che fino da’fuoi afeendenti fofticnc antiche ragioni fopra quel tratto di paefe, di animo anco ferace , inquieto , e malevolo ver.fo i Sudditi della República , applicava di gran tempo a rihabitar quel luogo , e fondarvi moire famiglie da fe dipendenti . Querto difegno , che non potò da effo efequirfi per la fua lontananza, trovandoli obligato alla Guerra in Ungheria , fù ripigliato da CaiTan fuo Fratello . Raccolti però centocinquanta Turchi fi portò a quella parte il Mefe di Settembre , & abbru-giata qualche picciola cafa, tagliate le fiepi divisorie de terreni , entrato in Xemonico piantò fopra quelle mura le in-legne Turchefche folennizando l’ingreifo con lo sbarro d’ archibugi, col fuono de tamburi, e con barbaro applaufo di tumultuarie voci. Svegliati dallo ftrepito i Moria:hi s’ H.Fqfrar/»/.	G 3	uni-
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 T entdtitt de Turchìa X emonie a ton toro J!ra°t.