LIBRO SETTIMO. 311 per aflìcurarfi da .così frequenti .rivolte facili a fufcftarfi in Coftantinopoli per la fua ampiezza, e ntiraerofa popolatone, fi riduiTe in Adrinopoli, ove la riftrcttezza del luogo rende più oflervabili Je attieni d’ognuno. Fù condotto il depofto Sultano Mehemet con li Figliuoli ben guardato, per bavere Sotto l’occhio un pegno della iìcurezza del Regnante. Ma in tanta afflirtione de i Turchi portò loro un fommo riftoro C Ambafciatore di Francia communicandoli, che haveiTe il Tuo Rè molTq l’armi, & invafi gli Stati dell’ Imperatore . Come riufeì favorevole a gl lnfedeli quefta deliberatione del Rè di Francia, altrettanto fù ruinofa per la Chriftianità ,• poichédiS-tratto l’imperatore , rallentò i fuoi progrefli contro gl’Orto-mani, onde fvanì l’occaiìone propitia , che haveva empito il Mondo di vafte Speranze. Fù tale l'incendio, che sacceie trà Prencipi Chriftiani, che molto tempo non valfe ad cftinguer- lo, e del quale per molte età ne appariranno funciti legni. Ma di quefti fatti noi parleremo riftiettamente, & in quanto haveranno con la noftra Hiftoria relatione. Sopra quefta mofla del Rè di Francia trà i varii giudicii, che facevano gl’Huomini, molti Ja fupponevano opera de i Miniftri Regii mal toleranti la pace, nella quale la itima, & i profitti fono inferiori a quelli della Guerra. Ti Francefi la chiamavano neceifità di prevenire gl’attentati, die contro d* eilì lì preparavano nella Germania. Dicevano, che l’imperatore era vicino a concludere una pace gl ori ofa con i Turch', trovandoli già in Vienna i Miniftri per trattarla, e dopo quella Inverebbe fatto piegare i fuoi Eferciti vittoriofi lopra li Stati della Francia. Ma come per muovere le grandi machine molti iftrumenti concorrono, ma uno è il principale,che regola gl’altri ,• cosi a far Succedere quefta gran Guerra in Chriftianità la cagione primaria fù la Somma potenza del Rè di Francia, che a lui diede animo, e confidenza per intraprendere fopra gli altri Prencipi qualunque attentato , & a loro impofe timore, e neceffità di reprimerla per la propria Salvezza, Inforfero poi varii accidenti, che irritarono gl’ani-mi, e congregarono, e folecitarono le preparate difpofitio-ni. Il più proflìmo fù quello per l’Elettoraro di Colonia . Reggeva quella Chiefa, e quel Principato MafTnniliano Enrico 1688 Mojfa deb ¥ranieji .contro V [in. piratore, t ¿ero nativi . Vertente di Colonia .