t68i Bfpugntta 1» renittni» del Gran Signore , t ptrcbt . Odia co tra Gianni\i>-ri , & £/-finiti. 104 DELL' HISTORIA VENETA con molta libertà. Ma le continue infittenze del Vifir, e le iue arti vinfero la repugnanza del Rè, e fuperarono le op-poiìtioni de i Contrarii. Si facevano giornalmente comparire reclami de Sudditi dannifìcati dagl’imperiali, e li Bafsà Confinanti , defiderofi di novità, & iftigati da Ribelli, amplificavano con infidiofe relationi ogn’accidente , che fuccedeva al Confine. Si publicavano debolezze nell’imperatore, e nell’imperio , e fi efaggeravano vittorie de Francefi contro la Ca-fa d'Auftria. Ma due furono le ragioni principali , ch’efpu-gnarono l’averfione del Sultano, una d’interefìe di Stato, 1* altra d’avaritia . Era malamente impreflo controli due ordini maggiori, e più potenti dell’imperio , che fono i Giannizzeri, e gl’Effendi, ò fiano huomini di Legge. La ferocia de primi sera refa intolerabile per le frequenti feditiofe ìilanze , che coartavano molte volte la libertà dell’animo Regio ad inique concefTioni. La morte data ad Hibraim filo Padre, e la con-fufione di quei tempi gli rapprefentavano un continuo fpet-tacolo d’horrore , che gli faceva aborrir la memoria di quei fucceffo, e paventarne l’efempio. Non minori erano i rifleffi fopra l’ordine degl’Effendi. Qjefti con il titolo fpeciofo della Religione , e con l’amminiifratione della giuftitia, godevano la veneratione de i popoli, pofìedevano ampliffime ricchezze, c dandofi mano con la Militia, fomminiftrandofi con reciproco ajuto gl’uni l’autorità , gl’altri la forza , fi haveano divifo fra loro il governo dell'imperio. Fece il Vifir concepire al Gran Signore, che non fi potevano abbaffare quefte due potenze fenza la Guerra. Che quefta haverebbe confumati i Giannizzeri, come i più arditi, & i più efpofti alle fattioni pericolofej che fi poteva andare fcarfi nelle rimette, ma fo-itituire in loro vece un’altra Militia , che come nuova , e fenza privilegii farebbe ftata intieramente fubordinata alla Regia autorità. Che terminata poi la Guerra con gloria, e con vittorie, con un’efercito totalmente dipendente sbaverebbe potuto fupprimer intieramente quelle reliquie, che foifero ri-matte de Giannizzeri, e riordinar poi con mano vigoroia, e rifoluta gl’Effendi, moderar le immenfe ricchezze , che pof-fedono i luoghi religiofi , e reftituire alla Monarchia la fua antica forza, & il dovuto fplcndore. L’avaritia poi del Rè fù