ì6yo Sì apri la Scala di Spaia: ro . Arringa di Amento Ci rraro cinto il JUO rifinì, Jù Capitan Cintali. IO DELL’ HISTORIA VENETA gnitionc del male alla provinone del rimedio, onde con opportune delibcrationi minorati i difpendii, tolti gl’aggravii , liberate le rendite, puotè la cafla publica in pochi anni ricever tanto follievo, che fupplitc l’ordinarie fpefe, avanzi con-ilderabili s’unirono per l’eftintione decontratti debiti . Riaperta la Scala di Spalatro, fi reftituì da quella parte l’antico commercio con le Provincie Ottomane, e per dar il poflibilc vigore a quello del Levante, fi fpedirono al Cairo, & in A-leppo i Confoli, antico Magiftrato della República, che fo* praintcnde alla natione , e protegge la mercatura. Mentre tra quefte delibcrationi verfava il Senato, inforfe accidente, che con molti curioíi progreiil tenne per qualche tempo in attentane la Città. S’hanno nelle Rcpubliche fempre conciliato feguito le novità , che fono comparfe veilite con apparenza di zelo, e di giuftitia j ne mancò mai applaufo alle attioni llrepitofe. Nel Mefe di Settembre ridotto il Maggior Coniglio, eflendo dalla Signoria propofta parte di aggregar all* ordine dc’Cittadini un Soggetto benemerito, fi vidde all’ im-provifo occupata la renga da Antonio Corraro. Il Soggetto in ftima per qualche opinione di letteratura, non però avez-zo a gl’elcrcitii dell’eloquenza, traife a fe d’ogn’uno ilconcor-l'o, e la meraviglia . Quefta s’accrebbe al 1’hora, chesintefel' aiTunto del fuo difcorlo, che non tenendo relatione alcuna con la parte propofta, era a più grande, & importante oggetto rivolto. Versò tutto nel compianger le publiche calamità per la perdita del Regno di Candia, & in un’acre invettiva contro Francefco Morefini fù Capitan General da Mar , che havea foftenuta l’ultima difefa . Efaggerò il fanguc fparfo, i tefori confumati per la fua conferva!ione. Dete-fìò la pace conclufa fenza publica autorità , con arbitrio privato , e con efempio, difle, peflìmo in governo di República . Conclufe , che in adempimento delle Leggi , che obligano a render conto nelle carceri tutti quelli, che cedono Piazze aNemici , anco in quefto cafo con rigorofo Procedo fi dovefle metter in chiaro , fe nella difefa di Candia , e nel maneggio de’ publici Capitali mancato fi fof-fe alle parti del coraggio, e dell’ integrità. Eccitò il Mag- t gior Confcglio a comandar quefta deliberatone in rifoluta ma-