CENIMI BIOGRAFICI INTORBO A LUIGI MOCENIGO. Luigi o Alvise Mocenigo, figliuolo di Tommaso Cav. e Procuratore, nacque da Lucrezia Marcello di Alvise l’anno 1507 ai 28 di ottobre. Fu Savio agli Ordini nel 1532; poi Capitano a Vicenza nel 1540; e Savio di Terraferma nel 1544. Ai 29 settembre del 1545 fu eletto Ambasciatore ordinario a Carlo V, dal quale fu istituito cavaliere. Nel 1553 resse Crema come Podestà e Capitano. Essendo in questo carico, gli era stata commessa, gli 8 novembre dello stesso anno, la legazione ordinaria di Francia ; e a’ 5 di gennaio del 1555 il bailaggio di Costantinopoli; ma ne ottenne dispensa. Era del Consiglio dei X quando ai 17 di settembre dell’ anno 1557 fu eletto Ambasciatore ordinario presso la Corte di Roma ; ove recatosi nell’aprile 1558 stette mesi ventisette ed otto giorni ; e mentre era ancora colà ottenne in patria la dignità di Savio del Consiglio ; e ritornato, nel luglio 1561 ebbe a reggere Padova come Podestà. Gli si diede poscia il consiglierato della città pel sestiere di Dorsoduro, abitando egli alla Giudecca ; e non aveva ancora compiuto il suo ufficio, che fu spedito ai 4 d’agosto 1564 legato straordinario a Massimiliano li, succeduto nell' imperio a Ferdinando suo padre ; e ciò per complimentarlo a nome della Repubblica. L’anno 1565-1566 fu Provveditore generale in Terraferma, ed anche sopra le fortificazioni del Friuli;nel quale impiego avendo ottimamente corrisposto alle vedute del Governo, fu, benché assente, decorato della veste procuratoria di San Marco de Ultra. Finalmente dopo altre urbane occupazioni, addi 11 maggio 1570 ascese al trono ducale , essendo di anni 63. Visse nella ducca poco più di anni sette; e mori alli 8 di giugno 1577, e fu sepolto nella chiesa dei SS.Giovanni e Paolo. — Abbiamo di lui: I. Relazione di Alvise Mocenigo ambasciatore presso Carlo V, letta in Senato l'anno 1549, tuttora inedita da noi, ma pubblicata in parte dal Bucholtz nella sua Storia di Ferdinando I. II. Relazione di Alvise Mocenigo ritornato ambasciatore dalla Corte di Roma nel 1560, dove stette 17 mesi sotto Paolo IV, 4 mesi e 8 giorni di Sede vacante, e circa 6 mesi sotto Pio IV; ed è la Relazione che ora pubblichiamo. III. Relazione di Alvise Mocenigo provveditore di Terraferma intorno allottalo di essa nell’anno 1565. Il codice che la conteneva fu già posseduto da Nicolò Ralbi patrizio veneto, il quale la chiama opera mirabilissima, ed era compresa in pag. 22 del suo esemplare, che ignoriamo qual fine abbia avuto. Tale opera sembra indicata anche dal Marsand, T.I, p. 357. Codici Parigini. Avvertirò infine, per fuggire confusione di persone, che contemporaneo visse un Alvise Mocenigo, figlio di Francesco, il quale del 1560 ritornato Sindaco di Terraferma unitamente ad altri due suoi colleghi, estese una copiosa Relazione delle provincie dell’Istria, del Friuli, della Marca Trivigiana, e della Lombardia veneta ; relazione già posseduta dal suddetto Balbi, e da lui lodata come capo d'opera in materia politica e di buon governo.