106 DELAZIONE DI GIROLAMO SORANZO esser discari a Sua Santità, dolendosi clic non si venisse alla riforma e non si trattassero le materie con quella libertà che conviene, non volendo essa acconsentire nè alla sospensione nè alla traslazione del Concilio; nondimeno ha tenuto parole così modeste in farli, che Sua Beatitudine lo ha sempre ringraziato, e mostrato di avergliene obbligo, e di riceverli in buona parte, con attribuire i sopradetti uffizi alle persuasioni e continuata instanza del Bmo. di Lorena, come so di averne dato avviso di tempo in tempo alla Serenità Vostra. Verso la corona di Francia ho chiaramente conosciuto, e dalle parole e dalle opere, Sua Beatitudine aver l’ animo molto mal disposto; di che e in pubblico e in privato ne ha fatto aperta dimostrazione. Si è doluta con diversi che la Regina sia di mente poco cattolica, che abbia posto in mano di ugonotti i principali governi delle provincie acciò se ne potessero impadronire, e che abbia fomentato sempre il principe di Condè. Stimò d’aver ricevuto gran pregiudizio quando furono levate in Francia le annate, e biasimò grandemente quei signori del governo perchè tardarono tanto a metter mano alle armi contra gli ugonotti, e che dappoi messe procedessero così lentamente contra di loro. Si alterò assai quando fu fatto quell’editto il mese di gennaio, per il quale veniva data facoltà agli ugonotti di poter predicare per il regno. Entrò in sospetto grandissimo che Lorena, o per sua naturai inclinazione, o per consenso della Regina, fosse venuto a Trento con animo di levar il papato d’Italia, e diminuirlo della sua dignità. Si è doluto con me molte volte che i Francesi non si siano fidati di ricever delle sue genti nel regno, volendogliene mandar sotto il governo di un suo legato. Mostrò sentire dispiacer grande della conclusione della pace con tanto vantaggio degli ugonotti. So anco che ha detto, che in tutti i modi la Sede Apostolica averà poca o niuna autorità in Francia, perchè o conviene che restino superiori i cattolici o gli ugonotti ; vincendo gli ugonotti non potrà avere alcuna parte in quel regno; e restando vincitori i cattolici, saranno così insolenti, che stimeranno poco o niente la suprema autorità sua. Dall’ altra parte i Francesi si dolgono che il Papa