(1) ili acque il Pontefice l'anno 1502 ai 7 di gennaio, talché ora è nell’ottantesimo anno dell’età sua; ma è di complessione tanto robusta , che supera di gran lunga in gagliardezza quelli che ne hanno molto manco di lui. Gli giova l’essere di razza d’uomini che vivono assai (2), per il che scorre con molta fiducia e con speranza di passar sempre più oltre, e gli mette conto la regola del vivere non facendo disordini di sorte alcuna. Ma più d’ogn’altra cosa lo conferma in questa sua buona disposizione la tranquillità d' animo con la quale se la passa in tutte le cose, non lasciandosi occupare o stringere molto da pensieri che potessero travagliarlo; non già che non vegli e non consideri i bisogni, perchè li vede ed opera quanto può; ma fatto ciò che gli pare che se gli convenga, riesca o non riesca , non se ne prende dispiacere più che tanto. Se questo lo fa Sua Beatitudine per elezione , è senza dubbio risoluzione di gran prudenza ; se anco gli succede così (t) Ommesso il solito preambolo sull’ origine e dignità del papato. Avvertiamo sin d’ora che il Codice dal quale è cavata la presente Relazione è evidentemente manchevole nel fine. (2) Abbiamo veduto a pag.212 che suo padre visse 80 anni, e l’avo 90. Voi. X 35