6 RELAZIONE DI MELCHIORRE MICHIEL fu giudicata da tutto il Concistoro bellissima e onoratissima, tanto che non si poteva desiderar meglio. Intendemmo poi che anche a Sua Santità era stata di grandissimo contento e sodisfazione, e che aveva ordinato che fosse data alle stampe; argomento grandissimo che le era stata cara. Volle Sua Beatitudine di sua bocca rispondere latinamente ad esso Mula con parole dimostrative di affezione e di onore verso questo Serenissimo Dominio, avendo di sua bocca tre volte almeno nominato la Sereniss. Repubblica ; lodando poi esso chiarissimo Mula della sua eloquenza, facondia e grazia ; che certo è grandissimo uomo, e spero che farà officio che sarà di contentezza alla Serenità Vostra. E con buona grazia di Vostra Serenità, mi ha detto esso chiarissimo Mula ch’io le dica, che quanto meno gli darà a fare per cose particolari tanto meglio saprà servire nelle pubbliche ; perchè, non andando a Sua Santità se non per negozi pubblici, spera di non venirle in fastidio. Anche si raccomanda che gli sia dato sempre lume di ciò che avrà da fare; perchè non si partirà punto dal volere di Vostra Celsitudine. Espedita la orazione e la risposta di Sua Santità, ritornammo tutti cinque a baciarle il piede ; e poi ne porse la mano, la quale medesimamente baciammo ; indi ne fece levare in piedi, e porgendone la gota manca , la baciammo con ogni riverenza e divozione. Stando poi tutti cinque in piedi molto propinqui a Sua Santità , con alcuni Cardinali che furono chiamati sul tribunale, vennero tutti i nobili ed altri della famiglia nostra a baciarle il piede. E per quanto si poteva comprendere dalle parole e dalla ciera allegra, Sua Santità aveva grandissimo piacere di aver veduto cosi bella ed onorata compagnia. Noi ambasciatori, finché fu fatta la cerimonia del baciare il piede, fummo trattenuti da Sua Santità con dolcissime ed umanissime parole; dimandandone se il viaggio ne avea dato incomodo, e dell’età ch’io aveva; con molte altre parole amorevoli. Partendosi dalla Sala dei Re, dov’ era il Concistoro, il Papa fu levato dai suoi palafrenieri sopra una sedia di velluto per portarlo al luogo dove suole svestirsi gli abiti pon-