CBNNI BIOGKAFICI INTORNO A MELCHIORRE MICHIRL. Marchiò ossia Melchiorre Michiel, figliuolo di Tommaso c di una figlia di Andrea Zancani, nacque in Venezia circa il 1489. Nel 1527 fu eletto Avogadore straordinario mediante lo sborso di ducati duemila e duecento. Nel 15:10 era stato nominato Oratore a Milano, ma chiese ed ottenne d'essere dispensato per causa di gravi familiari negozi. Nel 1533 fu ammesso al Congiglio dei Pregadi; nel 1536 andò Provveditore a Cattaro, e nel 1538 fu Savio di Terraferma. Nel principio dell’anno 1539 fu spedito al governo della Dalmazia come Provveditore generale e sopraintendenlo alla cavalleria leggiera; olTercndosi, per le strettezze della Repubblica, di servire volontariamente e senza stipendio. In questa occasione si acquistò molta gloria, attendendo con somma vigilanza alla sicurezza della provincia. Kipatriato, fu eletto nei 1540 Capitano di Famagosta, e fu della giunta del Consiglio dei X e Savio di Terraferma. Nel 1548 divenne Censore e membro dello stesso Consiglio dei X. Mandato poi a Brescia Capitano nel 1550, sostenne quel reggimento con tanta sodisfazione della Repubblica, che nel 1551 fu eletto Savio del Consiglio ; onore che gli fu poscia impartito venti altre volte. Ebbe il reggimento di Padova nel 1553; nel 1558 il supremo comando dell’isola di Corfù; e ai 12 maggio dell’anno stesso, la dignità di Procuratore di San Marco de Supra. Nel 1560 fu inviato Oratore straordinario a Pio IV, insieme con Girolamo Grimani e Girolamo Zane (I), e ne riportò l'ordine cavalleresco. Nel 15ti5 fu eletto Capitano generale dell'armata contro i Turchi; e nel successivo 1500, con Tommaso Contarmi e Luigi Mocenigo, fu deputato alla fortificazione del Friuli, per difenderlo dalle incursioni otto-mane. Fu uno de' Correttori alla Promissione ducale nel 1587 ; al quale ufficio non si eleggevano allora se non soggetti che fossero degni del Principato. Mori nel 1572 ai 26 di aprile, d’ anni 83 all’ incirca, e fu sepolto nella chiesa di San Geminiano a Venezia. Fu uomo, a detta dei contemporanei, illustre per ingegno, per autorità e per cose operale a prò della patria. — Abbiamo di lui: I. Ricordi intorno a materie di fortificazione militare. II. Relazione letta nel Consiglio dei Pregadi l'anno 1560, tornando Ambasciatore straordinario da Roma, che è la presente; relazione il cui valore è ben tenue se si misura dalla qualità ed importanza dei fatti ; ma non indifferente se vuoisi avere riguardo alla pittura del ritratto morale di Pio IV, e dei costumi della sua Corte. (I) Ai quali si uni Mnrc’Antonio Da Mula, eletto già ambasciatore ordinario in luogo dì Luigi Mocenigo, che cessava dalle sue funzioni. Qui è da avvertire che per errore abbiamo detto a pag. x del Voi. Ili di questa Serie, che anche Girolamo Soranzo facesse parte di questa legazione straordinaria, e leggesse l’orazione , Li quale invece fu letta dal Da Mula, come abbiamo da questa relazione.