168<; data a'T tirchi • ttt» Cortn. La fatta* dm di Tt-franti fi pjr-tt dall' nr-inattt . 172 DELL’ HISTORIA VENETA verfo il Campo Nemico. I Turchi forprefì dall’ improvifo aflalto j fatta appena una picciola fcarica fi diedero alla fuga, abbandonando il Campo, & i padiglioni , che vennero in potere de i noftri con ricca preda 5 correndo fenza cfler in-feguiti per mancanza di Cavalleria. S’acquiftarono molte in-fegne, e tra quefte lo Stendardo primario, le code del Baf-sà , fei pezzi di Cannone , armi, municioni, e viveri, e 200. Cavalli, che fcrvirono per montar i Dragoni . De i noftri pochiffimi mancarono, e non molti dalla parte de i Turchi: ma tra quefti alcuni Officiali, che indarno fi sforzarono riordinar la gente ► Nell’ ifteifo tempo, che fi combatteva in terra, non fi lafciò in quiete la Piazza, la quale fù berfa-gliata dal Cannone delle Galeazze, e dalle Bombe della Pà-landra. Refe gratie a Dio per una vittoria. che fù anche fu-periore all’efpettatione, ordinò, il Capitan Generale una chiamata a quelli della Piazza, invitandogli ad accomodarli alla fortuna, già che vedevano fugato, e difperfo il loro Campo , e perduta la fperanza del foccorfo. Ma quefti con ri-fpofta coraggiofa palefarono molta coftanza d’animo. Riponevano la loro fiducia nella fortezza del fito, fuppofto impenetrabile a’lavori delle mine, perfuafi anche dalla lentezza , con cui fi procedeva da i noftri, e da gli efperimciiti fin’allora inutilmente riufciti : per altro effondo la Piazza fuf-ficientemente proveduta del neceffario per un lungo affedio* Rivolto perciò tutto Io ftudio all’ufo della forza, comprefe fempre più maggiori le difficoltà nell’attacco alla parte di mare incarni nato dalle genti di Malta , e di Branfuich, fù prefa deliberatione unir tutte le operationi, e le diligenze a quello fotto il gran Torrione diretto dall’ Ingegniere Baffi-gnani. In quello procinto di cofe 1’Armiraglio di Toicana vedendo avanzata la ftagione, troppo attaccato alle fue com-miffioni, volle in ogni maniera far partenza, effendo riufciti inutili tutti gl’ ufficii del Capitan Generale per qualche breve dimora nel tempo del maggior bifogno, Rifolutione, che non fù approvata dal zelo .del Signor Gran Duca. S’e-rano in quello tempo publicati alcuni avvili, che il Capitan Bafsà per far una diverfione alla parte di mare, fi foife avvicinato a Cerigo con trentadue Galere > onde il Capitan Ge-