60 RELAZIONE DI LUIGI MOCENIGO Cristo, a quello che è e vuol esser tenuto padre universale di tutti i Cristiani, e che non abbiano potuto pur una sola volta vederlo ; e tanto maggiormente fu da maravigliarsi , quanto l’andar di quello Stato in mano del Duca di Fiorenza, non era, per molte e manifeste cause, manco dannoso a quella Santa Sede che alla propria Repubblica di Siena ; e così comunemente era ed è reputato da ognuno. Il che conoscendo ben quel Duca , e dubitando grandemente che a Paolo IV non succedesse un Pontefice, che, intendendo meglio l’importanza di questa cosa, volesse provvedervi, e dargli qualche travaglio, è stato, come prudente e cauto che è sempre nelle cose sue, in questa vacanza di Sede, rabbioso perchè si eleggesse un Papa che fosse suo confidente ; onde ha operato sì, con li modi che ho detto di sopra, che s’ ha fatto un Pontefice, come si suol dire, a suo dosso, e il più confidente, più amorevole e più desideroso d’ogni suo bene e sua grandezza che potesse trovarsi in tutta Europa ; anzi ha fatto un Papa che nomina per figli e discendenti suoi li figli proprj di esso Duca; onde si può ben dire che sia il più felice e ben fortunato Principe che sia nato già da cent’anni. Si fermerà adunque sotto questo Pontefice con buoni e sodi fondamenti in quello Stato di Siena , e sarà facile , siccome lui vi aspira assai , che s’impadronisca presto di Lucca, e poi, siccome è voce comune, vorrà farsi re di Toscana ; e tutto questo non è difficile che gli riesca, sì per la congiunzione che ha, come dico, con questo Pontefice, come perchè, secondo lui proprio dice, non ha mai desiderato grandemente una cosa che non 1’ abbia ottenuta. Si è dato, nelle lettere credenziali degli ambasciatori mandati a Roma per l’obbedienza, titolo di Duca di Fiorenza e di Siena, dove prima soleva nominarsi solamente Principe della Repubblica Fiorentina. Ha, come s’intende, buonissimo giudizio e discorso ; sta sempre in pensiero e in trattazione di negozi; non pensa mai ad altro che ad ingrandire ed augumentare le cose sue. È legato in parentado, come si sa, con il Duca di Ferrara; con Mantova avrà sempre (1) Sebbene ciò fu per poco, essendo venuta a morte il di 21 aprile 1561 la duchessa Lucrezia, onde si riaccesero più vive che mai le gare di precedenza.