338 RELAZIONE 1)1 GIOVANNI GRITTI scordie mantenuto quella Santa Sede mediante la bontà e religione de’ principi cristiani, i quali ancora per l’avvenire la difenderebbero contra chiunque cercasse d’ offenderla. E chi sottilmente discorre sopra questa materia , giudica che questo accumulamento così grosso di danari possa piuttosto nuocer che giovare alla libertà ed autorità pontificia , parendo che il desiderio e la speranza di preda e guadagno importante possa facilmente allettare gli animi de’ malcontenti, e tirare grosso numero di oltramontani a tentare la ruina e distruzione di quella città. Per il contrario S. S. lien conclusione che un principe povero, e specialmente un pontefice, sia sprezzabile appresso ognuno, sendochè in questi tempi il denaro si fa strada a qualunque se ben difficile azione; onde aggiunta all’autorità così temporale come spirituale dei papi la ricchezza, più facilmente possano esser temuti ed obbediti da’ principi cristiani , e similmente meglio aiutati nelle loro occorrenze ed avversità. E biasima infinitamente i suoi predecessori, che non pensarono di mettersi avanti per questa via, parendo a Sua Santità che il principe debba imitare la formica, che pone da parte l’estate il grano per mangiarselo l’inverno. Ora vengo a parlare della sicurtà dello Stato Ecclesiastico; e perchè detta sicurtà si può considerar come terrestre e come marittima , dico che lo Stalo di Sua Beatitudine è da terra molto aperto da ogni parte, tanto che facilmente potrebbe penetrarvi il nemico a suo piacere senza impedimento di sorte alcuna , non avendo monti, fiumi e boschi che lo potessero ritardare, e nè manco fortezze artificiali a’confini che lo potessero impedire. Dalla parte di mare si può chiamare assai sicuro, rispetto che ha pochi e deboli porti, e il rimanente è pura spiaggia dove impossibile ovvero molto difficile sarebbe il poter sbarcare gran quantità di gente. Le fortezze di Sua Beatitudine sono Orvieto, Civitavecchia, Ancona, Perugia e Transtevere. In Ancona, oltre il castello posto sopra il monte, temendo papa Gregorio d’armata turchesca, aveva principiato presso il molo una gran fortezza per assicurar tutta quella città e porto insieme ; ma questo pontefice non solo non ha continuato nel pensiero di Gregorio, ma permette che vada