• 402 RELAZIONE 1)1 PAOLO PARUTA di tirarvi l’armi loro. E nelle cose che trattò meco assai lungamente il conte Ziliolo agente del duca, quando si procurava che andando il duca alla guerra d'Ungheria, ne dovesse per premio ricevere l’investitura di Ferrara, mi mostrò lettere di esso duca di ordine e di commissione di lui%iedesimo, nelle quali diceva : — che quando non possa ottenere questo suo giusto desiderio dell’investitura, dovrà restare sicuro presso Dio e presso il mondo se di qua avrà forse a nascere l’origine di molti travagli e disturbi dell’Italia. — E il duca medesimo , in un lungo ragionamento che tenne meco quando nel mio ritorno da Roma passai per Ferrara, mi raccontò e confermò tutte le medesime cose. E d’altra parte, avendo io avuto occasione di ragionar più volle sopra questo negozio con diversi cardinali e altre persone principali di Corte , si scuopre nella maggior parte grande risoluzione di volere in ogni modo sostentare queste ragioni della Chiesa sopra questo suo feudo, e, non permettendo alcuna nuova investitura, lasciar cadere il caso dell’unione, promettendosi più facile la riuscita di questa cosa di ciò che sia forse per riuscire in effetto. E nella Corte si crede che quando fu tentato il negozio dell’investitura dal duca nel pontificalo di Gregorio XIV, vi accrescesse molta difficoltà l’avere voluto il duca, e chi lo consigliava, riporre ogni speranza del buon successo nel solo cardinale Sfondrato nipote del Papa, non mostrando di tenere quel conto degli altri cardinali che pareva a loro doversegli ; dai quali portata la cosa al concistoro, ebbe tante contrarietà e opposizioni , che rimase imperfetta e nulla. E ora rimanendo con 1' esempio di questo successo, e nell’ ¡stesso caso tanto più approvate e confermate le Bolle di Pio V e di Sisto V, di non poter alienar per alcun accidente le cose della Chiesa, resterà senza dubbio tal negozio in maggior difficoltà quando di nuovo si tenti. E fu prudentissimo il consiglio di Vostra Serenità, di commettermi che io con la sua autorità mi adoperassi per favorire la richiesta e desiderio del duca, per procurare, succedendo l’investitura di Ferrara, di tagliar tale radice di molti nascenti mali e di altri inconvenienti per i particolari rispetti della Repubblica, e perchè mostrando questa